Vis factor lancia Human index: il super indicatore di convergenza tra sondaggi e sentiment
«Da oggi lo Human index è uno strumento a disposizione di aziende, politica e istituzioni, per avere in una sola ricerca sia il dato dei sondaggi. Sia quello del social listening»: parola di Tiberio Brunetti, fondatore insieme a Valentina Fontana di Vis Factor, che oggi lo hanno presentato a Roma, nella sede di Vis Factor in Via della Scrofa. Lo Human Index è il super indicatore che fa convergere i dati raccolti tramite le ricerche demoscopiche e quelli tramite web e social listening. Sviluppato da Vis Factor, lo Human Index rappresenta un salto di qualità rispetto a tutti i metodi di analisi e rilevazione che erano disponibili finora.
Presentato a Roma il “super indicatore” Human Index
«Oggi celebriamo un grande passo in avanti nella raccolta e nella lettura dei dati. Con lo Human Index lanciamo l’indicatore di convergenza che incrocia i dati delle rilevazioni demoscopiche e quelli derivanti dall’ascolto del web e social listening», hanno commentato allora Valentina Fontana e Tiberio Brunetti, fondatori di Vis Factor. Spiegando come lo Human Index nasce grazie a uno studio promosso e condotto da Vis Factor con statistici e data analyst riuniti in un team coordinato da Fabrizio Masia, fondatore di Emg, e Francesco Piccinini, ex direttore di Fanpage.it.
Human Index alla prova dei report
Nel suo intervento, allora, Fabrizio Masia ha sottolineato come dal primo report realizzato con lo Human Index emerga «un’Italia divisa in due: metà a favore dell’Europa, metà contro. Si nota un evidente disomogeneità territoriale con un Nord favorevole all’Europa. E un Sud assai più contrario». E ancora, come in vista delle elezioni europee i temi prevalenti «sono sanità, lavoro, carovita, lotta all’inflazione, che in questi anni ha piegato e ridotto il potere d’acquisto dei cittadini. Da non sottovalutare anche il tema dei flussi migratori».
L’incrocio di dati nei sondaggi e quelli della rete
Francesco Piccinini ha invece spiegato come «incrociare i dati nei sondaggi e quelli della rete è un’esigenza per comprendere la contemporaneità. Se da una parte un sondaggio fotografa la realtà al momento in cui viene effettuato. Dall’altra il sentiment in rete aiuta a comprendere l’andamento. Ciò che un sondaggio vede in superficie, il sentiment lo trova nel sottosuolo. In un’epoca di rapidi cambiamenti osservare come si muove il sentiment, spesso con grande rapidità, intorno a un personaggio politico, completa ciò che un sondaggio manifesta. Con questo obiettivo è nato l’indice di convergenza». «Da questo indice innovativo si vede che la campagna per le europee si giocherà per lo più su temi che non sono europei, a partire dalla sanità, dal carovita e dai flussi migratori. Piuttosto che su questioni riguardanti i singoli trattati europei che le persone non riescono a seguire», ha commentato Giovanni Donzelli (FdI).