Venezi criticata da tre orchestrali, scatta un provvedimento disciplinare. Lei replica: mi attaccano per ragioni politiche
Critiche a Beatrice Venezi: tre orchestrali dell’orchestra sinfonica siciliana criticano la sua direzione e vengono sospesi. E reagiscono andando dall’avvocato. La vicenda ha inizio il 24 gennaio scorso sulle pagine di ‘Repubblica’ dove i tre orchestrali avevano criticato la direzione d’orchestra di Venezi. Giudicando lei “inadeguata al ruolo” e la sua direzione dell’orchestra “incoerente con l’esecuzione musicale”. I tre sono ora stati sospesi dal lavoro e dalla retribuzione, due per una settimana e uno per un giorno.
Critiche a Venezi, il provvedimento disciplinare per “danno d’immagine”
Il provvedimento disciplinare è stato assunto dal sovrintendente dopo avere chiesto spiegazioni ai tre musicisti. Questi ultimi, con le loro dichiarazioni, avrebbero causato un danno di immagine al teatro. In particolare i tre orchestrali non hanno espresso le loro riserve, nel corso delle prove, ai primi strumenti e alla stessa direttrice d’orchestra, incrinando il rapporto con la Venezi. Il sovrintendente Peria sottolinea che in caso di altre critiche incorrerebbero in ulteriori e più pesanti provvedimenti disciplinari.
I tre orchestrali mettono la questione in mano agli avvocati
A quanto apprende l’Adnkronos, la vicenda rischia però di non terminare qua e avrà quasi certamente uno strascico legale: gli orchestrali del Politeama di Palermo hanno infatti messo la questione in mano agli avvocati, e con tutta probabilità si andrà in causa. Secondo i diretti interessati, che si aspettavano questo provvedimento, si tratterebbe di “un autogol” della Fondazione.
Venezi: 3 che mi criticano su 85, e sono pure di sinistra
“Le polemiche mi hanno sempre accompagnato. Certo, nell’ultimo anno sono diventata, mio malgrado, particolarmente esposta, ma sono ampiamente formata e vaccinata. Nel caso specifico si tratta di tre persone su 85. E le pecore nere si trovano in tutte le orchestre”. Così commentò Beatrice Venezi, in un’intervista al quotidiano La Sicilia, in merito alle contestazioni dei tre componenti dell’Orchestra sinfonica di Palermo. I tre ‘contestatori’, aveva dichiarato, “non sono persone con cui mi interfaccio”, lo faccio “con la spalla, seguendo un ordine gerarchico”. “La critica in sé – aveva aggiunto – può essere anche legittima” ma ci sono “stati toni che mal celano un’acredine da parte di queste persone” che “nascondono misoginia, ma anche ragioni politiche: basta vedere le aree a cui appartengono” che sono “diverse da quella che io, in qualche misura, rappresento, anche se da tecnico, senza avere mai preso una tessera di partito”.