Terrorizzati dalla commissione Covid: Franceschini e il Pd propongono la diserzione
Era già tutto previsto: lo aveva anticipato in un’intervista al Secolo il viceministro Galeazzo Bignami. Nel Pd sono letteralmente terrorizzati dalla Commissione Covid: secondo l’ex ministro del governo Conte, Dario Franceschini, le opposizioni dovrebbero “disertare la commissione” parlamentare sulla pandemia,
Parlando con i giornalisti a margine del congresso Pse, ha sostenuto che la commissione rappresenta “un precedente pericoloso, un tribunale politico”.
Vogliono boicottare la Commissione Covid: la verità non deve emergere
La paura fa 90 anche per gli ex Radicali, che si accodano prontamente. «La Commissione sul Covid che vuole il Governo e tutto il centrodestra è nata male e finirà peggio – teorizza Riccardo Magi – non si muoverà su basi scientifiche e neanche di onestà intellettuale o di verità politica, sarà invece una caccia alle streghe in cui si riabiliteranno le tesi no-vax che Lega e Fratelli d’Italia hanno cavalcato irresponsabilmente durante la pandemia», dice il segretario di +Europa. «Non sarà un tribunale politico – conclude Magi – a fare chiarezza su eventuali errori, non è così che si farà onore alle vittime. Non partecipare a questa farsa è doveroso».
Azione e +Europa si accodano alla proposta di diserzione
Si accoda la vicecapogruppo di Azione Per Renew alla Camera Elena Bonetti. «Ha ragione Dario Franceschini – dice l’ex ministra del governo Conte – la Commissione andrebbe disertata ed è ciò che Azione farà. Non siederemo in una Commissione istituita con un testo di legge che non a caso le impedisce di appurare le responsabilità anche di regioni, comuni e ospedali durante la pandemia ma in compenso si arrogherà le competenze per valutare la bontà del metodo con cui la scienza ha validato i vaccini a livello europeo».
«Non ci faremo trascinare nel tribunale politico di un governo sui governi precedenti: un gioco rischioso in sprezzo di una democrazia che dovremmo custodire e invece si vuole utilizzare come un manganello contro gli avversari politici».
Un istituto parlamentare previsto dalle leggi dello Stato definito come “un manganello”. Quando la paura fa 90.