L’intervista. Bignami: “Faranno di tutto per boicottare la Commissione Covid, Pd e M5s hanno paura”

15 Feb 2024 14:58 - di Valter Delle Donne
Galeazzo Bignami

“La strada della Commissione d’inchiesta sul Covid sarà disseminata di ostacoli, faranno di tutto per portarci fuori strada”. A lanciare l’avvertimento è il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Galeazzo Bignami, padre della Commissione d’Inchiesta sulla pandemia, in quanto primo firmatario.

Viceministro Bignami, si aspettava una reazione così furiosa da parte di Conte e Speranza?

Non mi sorprende, si vede che da quelle parti serpeggia un po’ di paura.

Paura e ira. Ieri, in aula, un deputato del Pd l’ha pesantemente insultata. Le sono almeno arrivate le scuse?

No. Non me le attendevo e non mi interessano. Evidentemente, sono maldestri tentativi per sviare l’attenzione e boicottare la commissione.

Anche i virologi su questa commissione sono divisi. Ad esempio, Maria Rita Gismondo del Sacco di Milano sostiene di “non capire perché qualcuno si opponga. Se si ha la coscienza pulita, far chiarezza servirà per esaltare la propria onestà…”

Concordo in pieno con la dottoressa Gismondo.

L’immunologo Mauro Minelli si augura invece “che non diventi una resa dei conti tra avversari di partito”, dice che “disfunzioni, disservizi ed errori ce ne sono stati, ma a livello mondiale, non solo italiano”.

Il professor Minelli dovrebbe sapere che, in diversi Paesi del mondo, sono state istituite analoghe commissioni d’inchiesta. Diverse nazioni sono già partite con queste analisi della gestione della pandemia. Stanno analizzando la capacità di preparazione e risposta all’emergenza. È necessario farlo anche per non farsi trovare impreparati in futuro.

E sulla paventata “resa de conti”?

La commissione d’inchiesta non si sostituisce alla magistratura, la categoria dell’errore è prevista in tutti gli ambiti. Ma non si parla in alcuni casi di errori, ma di gestioni molto discutibili, per usare un eufemismo.

Tipo?

Vogliamo capire come hanno gestito forniture miliardarie in deroga a tutte le norme di evidenza pubblica. Dalla gestione del piano pandemico al Green pass, ci sono tanti aspetti da rivedere. C’è il rapporto del professor Zambon che documenta, tra l’altro, che un importante numero di pazienti si poteva salvare. Quindi mi aspetto che la Commissione d’inchiesta agisca senza pregiudizi. Non ci devono essere preconcetti con la ricerca di colpe, né bisogna partire come chiedono Pd e M5s, rinunciando a indagare perché chi governava prima non deve rispondere di nulla.

C’è qualche episodio che per Bignami è una cartina di tornasole?

Da uno dei documenti che ho acquisito, tra le carte della sentenza del Tar su Speranza, emerge una clamorosa contraddizione. Il 12 febbraio 2020 Ruocco, segretario generale del ministero della Salute, riferisce che non c’erano dispositivi sanitari. Appena tre giorni dopo, il governo Conte-Speranza dispone l’invio di 5 tonnellate di materiale sanitario dal porto di Brindisi, destinazione Cina. Se non li avevamo per noi perché li spediamo in Cina?

Il filo rosso con la Cina in alcuni casi è avvolto dal mistero, come quello relativo alla prima coppia ricoverata in Italia per Covid.

Era una coppia di alti funzionari del Partito comunista cinese, ma la notizia è stata censurata per ragioni che ancora non si capiscono. Come non si capisce come mai, con Whuan chiusa per la pandemia, all’aeroporto di Fiumicino continuavano ad atterrare i voli dalla Cina senza alcun controllo sanitario. E, ancora, non si capisce come mai tra le prime comunicazioni che arrivano dal governo Conte-Speranza c’è quella relativa alla sicurezza sanitaria degli oggetti e dei giocattoli Made in China.

Per non interrompere la luna di miele tra Roma e Pechino dopo l’accordo sulla via della Seta?

Plausibile. Non dovevano creare perturbazioni con le relazioni commerciali con la Cina.

Per non parlare del capitolo vaccini e vaccinazioni.

La sinistra non ha fatto che negare diritto di cittadinanza a chi poneva dubbi o interrogativi. Ricorda le parole del virologo Burioni su chi non si voleva vaccinare? “Li rinchiuderemo come sorci”. Ecco, stavolta, la commissione agirà senza pregiudizi, ascoltando tutti.    

Tuttavia, viceministro Bignami, della giornata di ieri sui giornali è finita principalmente la querelle tra la sua collega di partito Alice Buonguerrieri e Conte e Speranza.

I documenti che ho citato sono stati estrapolati proprio da quella sentenza di condanna da parte del Tar. Quindi, la collega non ha usato un termine improprio parlando di “condanna”. Ma loro sono bravi a distrarre l’attenzione e hanno puntato tutto sulla bagarre e sugli insulti. Si vede che hanno paura.

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