Si chiama Thor, è un cane di 12 anni, e la sua è una storia di crudeltà e incuria. L’Oipa l’ha salvato (video)

5 Mar 2024 18:58 - di Prisca Righetti
cane Thor

Si chiama Thor, ed è l’ultimo cane sopravvissuto alla ferocia di chi lo aveva ridotto in fin di vita. Così l’hanno ribattezzato le guardie zoofile dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) che l’hanno trovato a Casoria (in provincia di Napoli) e soccorso, salvandolo da morte certa. Sequestrandolo, poi, lo hanno sottratto alle grinfie del suo padrone-aguzzino che lo deteneva – e mai termine fu più appropriato – e che è stato denunciato per maltrattamento (articolo 544 ter del Codice penale). Un richiamo, quello all’obbligo di legge, che non ha minimante scalfito l’uomo che ha tra incuria e indifferenza crudele, ha ridotto un povero cane di dodici anni allo stremo.

L’Oipa trova e salva Thor, un cane ridotto in condizioni disperate

Thor, infatti, un derivato maremmano, era costretto a vivere chiuso in una stanza all’interno di un capannone abbandonato, legato a una catena fissata a un muro, in un contesto di estremo degrado igienico-sanitario, tra le sue deiezioni. Al momento del sequestro, non aveva a disposizione né acqua né cibo. «Le sue condizioni di salute sono apparse subito gravi», racconta il coordinatore delle guardie zoofile di Napoli e provincia, Fernando Cirella. «Thor, così lo abbiamo chiamato, era magrissimo e bisognoso di cure mediche. Abbiamo allertato l’Asl veterinaria di Casoria, che ha inviato subito un veterinario per il primo soccorso. Non riusciamo neppure a capire come abbia fatto a sopravvivere in una così grave situazione. Era a digiuno e senza bere da giorni, non riusciva a reggersi in piedi, unghie lunghissime, perdita di pelo, micosi al tratto oculare, artrosi e disidratazione: questo quanto riscontrato in ambulatorio dai medici».

Una ennesima brutta storia di maltrattamenti e incuria

Ora Thor è salvo, ed è ospite di una struttura dove sta recuperando le forze e le guardie Oipa stanno monitorando i suoi miglioramenti. Il cane potrà essere affidato, si legge in una nota dell’organizzazione di protezione animali, «a chi potrà regalargli, nei suoi ultimi anni di vita, una casa». E, soprattutto, l’amore che merita «e il giusto accudimento. Al termine del procedimento, l’affidamento potrà trasformarsi in un’adozione definitiva». Con l’occasione, perché gli appelli all’umanità e al rispetto di queste vite su quattro zampe non sembrano mai abbastanza, «l’Oipa invita a non ignorare casi di degrado e maltrattamento di cui si sia a conoscenza, e di rivolgersi sempre alle sue guardie zoofile». Perché la crudeltà e la feroce indifferenza contro i nostri amici quadrupedi, non conoscono limite e confini: e la storia di thor lo testimonia drammaticamente, una volta di più…

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