Sapienza, spintoni e insulti. I collettivi cercano lo scontro con gli agenti. Bernini: violenza intollerabile

26 Mar 2024 16:02 - di Redazione

Disordini e momenti di tensione alla Sapienza di Roma tra gli agenti e gli studenti antagonisti del Collettivo Cambiare rotta che ieri hanno occupato l’edificio del Rettorato con un blitz secondo il modello Torino. La tensione è salita quando, secondo un copione ben collaudato, un gruppo di studenti tra spintoni e insulti ai poliziotti ha cercato di entrare nell’edificio del Rettorato dove era in corso l’assemblea dei Collettivi. Al grido di “Vergogna! Vergogna!” hanno tentato di forzare il cordone degli agenti intonando cori contro Israele, le forze di polizia e la rettrice Antonella Polimeni.

Sapienza, tensione tra collettivi e agenti

Alla fine la polizia ha permesso l’ingresso di una trentina di ragazzi, facendo salire a oltre un centinaio gli studenti in aula magna, dove prosegue la protesta dei collettivi al grido di  “Basta complicità con Israele, fuori la rettrice”. Ma per il collettivo Cambiare Rotta la polizia manganellatrice avrebbe impedito “agli studenti di entrare nel Rettorato e malmenato gli studenti. Di nuovo. Sono agenti della Digos. Questo è il clima di repressione contro chi alza la voce contro i crimini di Israele”.

Gli studenti: basta complicità con Israele

Il collettivo, come da copione, denuncia il “gravissimo” episodio  intonando la solita litania contro il clima di repressione che si respirerebbe nel paese contro chi alza la voce contro i crimini di Israele. Gli occupanti che hanno dormito in Aula magna minacciano di andare avanti accusando la rettrice di non voler discutere le richieste degli studenti.

La rettrice Polimeni: sì al dialogo no alla violenza

In mattinata è arrivata la risposta della rettrice Polimeni. “In riferimento alle richieste avanzate da alcune studentesse e alcuni studenti che hanno occupato nelle ultime ore alcuni ambienti del Rettorato – si legge nella nota –  nel ribadire la più ferma condanna di ogni forma di violenza e di azione illegale e antidemocratica, l’Ateneo è disponibile, come sempre è stato, a portare in discussione eventuali istanze della Comunità studentesca. Purché queste giungano in modo condiviso attraverso la propria rappresentanza negli Organi e non ledano i principi democratici e i diritti e le libertà altrui”.

Bernini: le università non sono zone franche

Pieno sostegno alla rettrice della Sapienza da parte del ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, anche lei nel mirino dei collettivi che ne chiedono le dimissioni. “L’occupazione del rettorato de La Sapienza e l’aggressione al rettore dell’Università di Genova sono azioni squalificanti che vanno ben oltre la libera manifestazione del pensiero o la protesta pacifica. Condanno fermamente quanto sta accadendo e ringrazio le forze dell’ordine per il loro sostegno”.

Il “modelloTorino” esportato alla Sapienza

“Cambiare Rotta” è la stessa realtà studentesca di ultrasinistra che dopo il 7 ottobre 2023 ha organizzato manifestazioni a sostegno della Palestina e occupato, già a novembre, la facoltà di Scienze politiche della Sapienza. I protagonisti del blitz sono  gli stessi che hanno impedito a David Parenzo di parlare, sempre alla Sapienza di Roma. E che oltre un anno fa impedirono a Daniele Capezzone di partecipare a un dibattito e agli studenti di Azione Universitaria di tenere un convegno.

 

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