Sapienza, flash mob contro Donatella Di Cesare con le foto delle vittime delle Br. Lei si indigna: “Squadristi”

15 Mar 2024 15:19 - di Francesco Severini
Sapienza Di Cesare

Flash mob  oggi a La Sapienza, nel dipartimento di Filosofia, organizzato dai ragazzi del Coordinamento di Forza Italia Giovani Roma Capitale che, prima dell’inizio della lezione della professoressa Donatella Di Cesare, sono entrati in aula mostrando le immagini degli uomini uccisi dalle Brigate Rosse durante gli anni di piombo, dopo la bufera scoppiata a causa di un tweet postato sui social dalla professoressa in questione che ha ricordato con affetto la brigatista Barbara Balzerani.

Le immagini che sono state mostrate dai ragazzi, accompagnati da uno striscione ‘Forza Italia Giovani Ricorda’, ritraevano precisamente Aldo Moro e gli uomini della sua scorta: Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Francesco Zizzi, Giulio Rivera, Raffaele Iozzino. I professori de La Sapienza, Vittorio Bachelet ed Ezio Tarantelli e l’ex sindaco di Firenze, Lando Conti. “Una protesta silenziosa e pacifica ma con un forte significato simbolico”, si spiega in una nota.

La professoressa Di Cesare ha potuto tenere normalmente la sua lezione ma non l’ha presa bene: “Temo che non ci siano le condizioni per un normale svolgimento dell’attività didattica. Si è trattato di un’azione squadristica Di elementi esterni all’università, molto violenta. A mia memoria non si era mai verificato un episodio di questa entità e questi contorni al Dipartimento Di Filosofia della Sapienza”. E ha aggiunto: “E’ stata violata la sacralità dell’aula, che gli organi competenti dovrebbero tutelare”. “Ma quale squadrismo”, ha replicato Maurizio Gasparri, spiegando che si è trattato di un’azione pacifica e non violenta.

Ma la docente insiste e disegna un quadro fosco: “Durante la mia lezione del corso di triennale, che svolgo in aula I – racconta la professoressa Di Cesare all’ANSA – ha fatto improvvisamente irruzione una decina di militanti di Forza Italia Giovani innalzando cartelli e scritte. Con mosse e gesti quasi militari hanno sbarrato l’ingresso e impedito lo svolgersi della lezione. Temevo che potessero nascere scontri con i numerosi studenti presenti al mio corso. Sono riuscita a mantenere il controllo della situazione. Abbiamo dovuto attendere che lasciassero finalmente l’aula. Solo dopo, e con grandissimo sforzo per me e per gli studenti, sono riuscita a riprendere quindi la lezione portandola a termine alle 16.00. Gli studenti sono profondamente colpiti da quello che è avvenuto. Mi chiedo che cosa potrà accadere la prossima settimana”. L’Università smentisce però la sua versione facendo sapere che la sua lezione si è regolarmente svolta.

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