Piemonte, “fuga” per la sconfitta del Pd: sceglie in anticipo la candidata e si perde per strada il M5S
La chiama “fuga in avanti”, Giuseppe Conte, facendo riferimento alla decisione del Pd di scegliere Gianna Pentenero come candidata del Partito democratico in Piemonte, che ovviamente mette a disposizione delle forze del centrosinistra, per la corsa alla Regionali del Piemonte. Una “fuga per la sconfitta”, a giudicare dalle reazioni piccate del leader del M5S e dalla minaccia, che è molto più di una minaccia, di non entrare nel “campo largo” della sinistra e di rompere il fronte con un proprio candidato. “Gianna Pentenero, per costruire un’alternativa credibile alla destra che ha guidato la Regione negli ultimi cinque anni”, ha informato ieri una nota congiunta Igor Taruffi, responsabile Pd Organizzazione, e Davide Baruffi, responsabile Pd Enti Locali. “L’esito unitario, col voto unanime dell’assemblea regionale che ha indicato oggi Pentenero, -continuano- è un importante passo avanti nel processo di costruzione dell’alternativa di cui il Piemonte ha bisogno. Il merito va a tutte le democratiche e ai democratici piemontesi, a partire da Daniele Valle e Chiara Gribaudo che hanno favorito l’unità…”.
Piemonte, centrosinistra diviso alla meta: Pd contro M5S
Unità, parola grossa a sinistra, visto che i grillini schiumano rabbia. Dopo i pasticci della Basilicata, anche in Piemonte il centrosinistra grillino s’è sfasciato. “Ciascuno con il proprio candidato alla presidenza della Regione Piemonte ma non significa che per noi il Pd diventa il nemico, diventa un concorrente, ma abbiamo sempre un orizzonte di dialogo con forze progressiste che vogliono lavorare con noi, come noi con loro, generosamente, mettendo al centro la buona politica”, dice Conte. Che però non rinuncia ai consueti veleni. “E’ di queste ore una svolta in Piemonte dove abbiamo lavorato con il Pd sempre con generosità, abbiamo avuto difficoltà oggettive a convergere su alcuni punti programmatici. In particolare a Torino c’è una giunta che sta andando in una direzione diversa dalla nostra uscente di Chiara Appendino e si è creata una frattura oggettiva. Ci sono anche altre questioni e punti programmatici. Il Pd ha avuto un’accelerazione, una fuga in avanti designando una candidata, ne prendiamo atto, il M5S designerà un proprio candidato o candidata”.
I mal di pancia grillini che mettono fine al dialogo
La decisione dei dem di presentare un loro candidato, osservano al M5s, “cozza con il dialogo che, seppur tra difficoltà e differenze, era stato intavolato in trasparenza e franchezza in questi mesi per definire gli aspetti programmatici di una proposta politica condivisa e unitaria”, era scritto in una nota firmata ieri da Sarah Disabato, coordinatrice regionale e capogruppo M5s Piemonte, Sean Sacco, consigliere regionale M5s Piemonte, Ivano Martinetti, consigliere regionale M5s Piemonte, Elisa Pirro, senatrice M5s, Chiara Appenino, deputata M5s, Antonino Iaria, deputato M5s.