Pannelli solari sulle tombe: l’ennesima eco-follia non risparmia neanche il cimitero
L’ultima deriva gretina dell’ambientalismo sfrenato: pannelli solari sul cimitero. Non è una provocazione, ma una vera e propria pianificazione, nel nome della svolta green che imperversa in Europa.
A farne le spese gli abitanti della piccola città francese di Saint-Joachim, che si trova nel mezzo della palude di Brière, una vasta torbiera a nord dell’estuario della Loira.
Quando nel 1970 il cimitero divenne troppo grande, fu creato un nuovo cimitero a est dell’isola principale della città, a pochi metri sopra il livello del mare.
Cinquemila pannelli solari sul piccolo cimitero di Saint-Joachim
I pannelli solari di Saint-Joachim vengono presentati come all’avanguardia nel campo delle energie rinnovabili. Il comune transalpino è stato un precursore, avendo installato i pannelli fotovoltaici sui tetti comunali già dal 2012.
La collocazione all’interno del cimitero sembra piuttosto sorprendente anche ai laici più sfrenati, ma il business e la devozione alla “divinità green” viene anche prima di ogni altro culto. Il calcolo in termini di vantaggi per la cittadinanza si concretizzerà in una tettoia da 1,3 megawatt (MW).
A cercare di dare un senso non solo produttivo, i promotori assicurano che le tettoie saranno progettate per raccogliere anche l’acqua piovana, che verrà poi raccolta ed utilizzata per irrigare un centro sportivo vicino. In questo modo, si evita anche di sprecare acqua e si riducono i rischi di allagamenti in una zona che è spesso paludosa. Di piantare cipressi, come si usava un tempo, neanche per sogno.
L’associazione Brièr’Energie installerà ben 5.000 pannelli voltaici (praticamente uno per ogni abitante) sopra il cimitero di Saint-Joachim entro il 2025: prima verrà installata una mini centrale elettrica, a titolo sperimentale.
Il progetto Saint-Joachim è un progetto di “autoconsumo collettivo” e che costerà quindi 5 euro per abitante, fanno sapere. Tuttavia, una volta installato, il tetto solare condividerà equamente l’ elettricità prodotta con tutti i consumatori. L’iniziativa è sostenuta dall’ente governativo Fondation de France.
La legge green francese: i defunti possono andare nell’umido
Non è la prima iniziativa choc riguardo a cimiteri e salme in Francia. Le spoglie del defunto da buttare nell’umido per il compostaggio: come fossero gli avanzi della cena. La vicepresidente del parlamento francese, esponente di spicco del MoDem (Movimento Democratico) Élodie Jacquier-Laforge ha infatti presentato nel gennaio dello scorso anno un disegno di legge per sperimentare i “funerali green”.
La motivazione tecnica sul cadavere da buttare nell’umido risiede ovviamente nel vantaggio economico. Costerebbe meno di sepoltura e cremazione. Inoltre, produrrebbe anche un tornaconto economico, diventando un fertilizzante naturale. Inutile dire che il rispetto per l’ambiente non corrisponde ad analogo rispetto per i defunti.