Manifesti di De Luca contro la Meloni con il buffo “orrore” di ortografia. La sentenza della Crusca

7 Mar 2024 14:02 - di Luca Maurelli

Come mezzo di svago, di distrazione, di intrattenimento per i pazienti e i familiari dei pazienti degli ospedali campani, provati dalle inefficienze del governatore-sceriffo, molto “sceriffo” e poco “governatore”, quei cartelloni 6×3 di berlusconiana memoria stanno funzionando benissimo: la gente esce, stanca, afflitta, estenuata dalle attese, legge quella scritta e ride: “Il governo Meloni chiude i Pronto-soccorsi”. Come? Pronto che? La battuta che circola è che ogni volta che De Luca fa un manifesto, un linguista da qualche parte del mondo muore…

Di sicuro, Vincenzo De Luca, da quando s’è presso qualche scoppola dalla Meloni, prima ha reagito con gli insulti, poi ha deciso di lanciare una grande campagna pubblica contro il governo, accusandolo delle peggiori nefandezze, dall’aver abbandonato il Sud, ad aver dirottato i fondi del Pnrr al Nord, fino alla chiusura dei Pronto-soccorsi, che al plurale fa più effetto, secondo lui. Peccato che se tecnicamente non è un errore, perché la lingua italiana prevede molte varianti anche se desuete, sicuramente, alla lettura, a tutti appare come un “orrore” ortografico notevole. Di sicuro, a leggerlo, fa sorridere, non a caso sul web la “catena” degli sfottò è già partita da giorni. “Per carità, non sono un fine linguista ma pronto soccorso al plurale rimane invariato…e comunque cosa ci azzecca il trattino in mezzo? Bah…”, scrive un utente, al quale l’Accademia della Crusca dà ragione.

Nessun trattino, innanzi tutto. “La considerazione di pronto soccorso come lemma unico si risolve nell’uso di accorgimenti grafici particolari: molto spesso troviamo adottato l’espediente della maiuscola: Pronto soccorsoPronto Soccorso e anche ProntoSoccorso…”. E Pronto-soccorsi? “Dal punto di vista quantitativo, l’orientamento della rete in generale, della stampa, e delle istituzioni in particolare, è la considerazione della forma come invariabile al plurale, i pronto soccorso o, come sempre appare nel sito ufficiale del Ministero della Salutei Pronto Soccorso. La seconda opzione più diffusa sembra essere i pronto soccorsi (o più raramente i prontosoccorsi ) coerentemente con altre formazioni analoghe [aggettivo+sostantivo], non molte per la verità, come altopiano (che prevede anche il plurale altipiani accanto a altopiani), altorilievo/altorilievibassorilievo/ bassorilievi… In conclusione, se ci viene richiesta una risposta univoca, nonostante, come abbiamo visto, la situazione non sia ancora del tutto stabilizzata, la scelta preferibile, a nostro parere, è considerare la sequenza pronto soccorso invariabile al plurale, scrive Matilde Paoli, redazione Consulenza Linguistica dellAccademia della Crusca.

Avete capiti, lettori? 

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