L’intervista. Pingitore: “Leo Gullotta è un amico, ma vedere fascisti al governo è ridicolo e qualunquista” (video)
Il maestro Pierfrancesco Pingitore non ha visto l’intervento livoroso di Leo Gullotta contro Meloni e il suo governo a “Dimartedì”. Buon per lui. Glielo riassumiamo. “Meloni donna furba circondata da fascisti. Non ama la libertà di stampa, non parla di lavoro e di sanità. Vuole ‘il segno del comando’ e non ha fatto i conti col suo passato. Ce l’ha con i ragazzi, vedi i manganelli”. Un triste copione. Il video riprodotto al termine del testo riassume toni e contenuti francamente irricevibili. L’attore ha lavorato negli anni d’oro del Bagaglino firmato Castellacci e Pingitore, fiore all’occhiello della satira italiana. Assistere a un Gullotta arruolato da Giovanni Floris nel plotoncino d’esecuzione settimanale contro “i fascisti” ha lasciato di sale. Il primo impulso è stato quello di telefonare a chi lo ha cosciuto bene e cercare di capire cosa può averlo portato a questo veleno.
Maestro Pingitore come sta?
Abbastanza bene, grazie.
Le piace il governo Meloni?
Sì, fa il suo, non vedo perché non dovrebbe piacermi. Perché me lo chiede?
Glielo chiedo perché un attore con cui lei ha lavorato negli anni fulgidi del Bagaglino, Leo Gullotta, proprio ieri ha sparato a zero con toni molto accesi. Ha parlato di compressione della libertà, di fascisti. Affermando che mai come in questo momento della sua vita è stato così male. Gullotta ha lavorato anni nel cabaret fondato da lei, da Mario Castellacci, animato da Oreste Lionello. Cosa ne pensa?
Non me lo aspettavo. Al Bagaglino siamo sempre stati molto liberi di pensarla ognuno a modo suo. Certo, gli attori recitavano i testi miei e di Castellacci. Ma non c’è stato mai alcun problema. Si sapeva che Leo aveva opinioni orientate a sinistra, ma non si è mai verificato alcun problema in tanti anni di lavoro. Mi dispiace che abbia dato un giudizio così aggressivo, perché è un mio amico. Per quanto mi riguarda penso che il governo Meloni sia un buon governo.
Ha mai ravvisato insofferenza da parte di Gullotta, in tanti anni di cabaret anticonformista fuori dagli schemi, lavorando gomito a gomito?
No. Noi abbiamo sempre fatto satira e ci siamo molti divertiti. Non abbiamo mai chiesto a lui o ad altri di fare affermazioni perentorie sulla politica. Quando Leo è stato con noi c’è sempre stata armonia. Se oggi dice qualcosa di molto aggressivo certo non lo condivido. Ripeto: ritengo che questo sia un buon governo. La signora Meloni si sta dando da fare con impegno e competenza. Trovo strano che lui si sia schierato così.
Gullotta nella sua intervista a “Dimartedì” su la7 tra le altre cose ha detto che la premier Meloni “è circondata da fascisti”. Lei vede fascisti?
No, non vedo alcun fascista, Leo vede qualcosa che io non vedo. Abbiamo due visioni diverse. A me viene solo da ridere. Mi pare ridicolo e qualunquista definire un avversario così.
Gullotta ha poi espresso un’idea bizzarra sull’astensione dal voto: gli elettori non si recano alle urne perché agli italiani non piacciono la Meloni e il suo governo. Persino il conduttore non ha potuto non fargli notare che lo stesso discorso varrebbe anche per la sinistra. Che ne pensa?
Non penso che Leo sia un pensatore politico.
Pensa che la premier Meloni- come afferma Gullotta- voglia “il segno del comando”?
Temo che Leo confonda la Meloni con un vecchio sceneggiato.
Cosa direbbe, infine, a Gullotta?
Gli mando un saluto e gli dico che non la penso come lui. Ma siamo sempre amici.
Questo il video