La Russia: “Francia pronta a mandare 2000 soldati in Ucraina. Indietro torneranno solo le bare”
Parole di fuoco quelle pronunciate da Dmitry Medvedev all’indirizzo del presidente francese Macron e della sua idea di mandare propri soldati a combattere in Ucraina contro la Russia. “Sarebbe bello se gli irrequieti francesi mandassero un paio di reggimenti a Banderaland. E’ molto difficile nascondere un tale numero di militari e, quindi, il problema della loro distruzione sistematica non sarà il compito più difficile, ma sarà un compito estremamente importante”, ha scritto oggi il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo, su Telegram. ”Ma quanto sarebbe vantaggioso! – prosegue Medvedev – Con così tante bare che verranno consegnate alla Francia da un paese straniero e lontano, sarà impossibile nascondere la morte di massa di personale militare professionista”.
Medvedev contro Macron: “In Francia riapriranno le ghigliottine”
A chiamare in causa la Francia, dopo le ipotesi formulate da Macron, era stato in mattinata Sergei Naryshkin, direttore dell’intelligence straniera (Svr) della Russia: “La Francia si prepara a mandare 2000 uomini in Ucraina”, aveva detto, come riferito dall’agenzia Tass.
Medvedev prima ha parlato delle “bare”, poi ha fatto riferimento alle pratiche utilizzate durante la Rivoluzione Francese. “La distruzione delle truppe francesi sarà compito prioritario e glorioso per le nostre Forze Armate, per i galli della leadership francese sarà come una ghigliottina: verranno fatti a pezzi da parenti arrabbiati e malvagi rappresentanti dell’opposizione, ai quali è stato detto che la Francia non è in guerra con la Russia. E sarà una bella lezione per gli altri idioti inquieti d’Europa”.
Sanzioni Ue, fondi russi destinati all’Ucraina
Oggi, intanto, è arrivato il via libera dei Rappresentanti Permanenti dei 27 in Ue (Coreper II) alle sanzioni contro persone e entità ritenute responsabili della morte di Alexei Navalny. Il dossier è stato approvato dalla riunione nei punti senza discussione e fa scattare la procedura scritta per la ratifica finale. La procedura potrebbe concludersi venerdì mattina. A Bruxelles da domani il Consiglio Europeo discuterà un piano di Josep Borrell per destinare all’Ucraina e alla difesa gli interessi dei beni russi congelati. Peskov: “E’ un piano contrario alle leggi Ue”. Mosca, ovviamente, non ci sta. La proposta presentata dall’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione europea Josep Borrell di usare i beni congelati alla Russia per sostenere l’Ucraina nell’affrontare la guerra ”porterà alla distruzione delle basi giuridiche del diritto europeo e del diritto internazionale”, ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov nel corso di una conferenza stampa.