Inps, mezzo milione di nuovi impieghi. FdI: avevamo ragione, l’abolizione del Rdc ha rimesso in moto il lavoro
A dicembre 2023 l’Inps registra un saldo positivo pari a 523.000 posizioni di lavoro. Per il tempo indeterminato la variazione risulta pari a +396.000 unità mentre per l’insieme delle altre tipologie contrattuali la variazione è pari a +127.000 unità (dettagliatamente: +58.000 per i rapporti a tempo determinato, +33.000 per gli intermittenti, +26.000 per gli apprendisti, +8.000 i somministrati e +3.000 per gli stagionali).
“Con l’eliminazione del reddito di cittadinanza, riparte l’occupazione nazionale. Lo conferma oggi l’Inps, nell’osservatorio sul precariato, che a dicembre 2023 segna un saldo positivo tra i nuovi rapporti di lavoro e le cessazioni, con + 523 mila posti, di cui ben 395.708 contratti sono a tempo indeterminato. Questi dati, sommati al calo della disoccupazione, certificano l’efficacia delle misure messe in campo dal governo Meloni, volte a creare un clima economico positivo in Italia e ad aumentare la fiducia delle imprese, che tornano così ad investire”. Lo afferma il capogruppo di FdI alla Camera Tommaso Foti che aggiunge: “Sono risultati più che incoraggianti che ci convincono a proseguire sulla strada intrapresa e rappresentano un cambio di passo importante rispetto alle fallimentari politiche immobiliste e ai bonus assistenzialistici, tanto cari a Pd e M5S”.
“Con i dati pubblicati oggi dall’Inps, nell’osservatorio sul precariato, si evince che l’occupazione riparte. Dicembre 2023 segna un saldo positivo tra i nuovi rapporti di Lavoro e le cessazioni, con +523mila posti, di cui ben 395.708 contratti sono a tempo indeterminato. Questi dati – sottolinea Marco Cerreto di FdI, capogruppo in commissione agricoltura della Camera – sottolineano la lungimiranza del governo Meloni che da sempre è stato contrario al reddito di cittadinanza in favore di occupazione certa per coloro che erano nelle condizioni di poter essere occupati. Questi risultati invogliano a proseguire il percorso tracciato e ancora una volta bocciano la politica dell’assistenzialismo fine a stesso del PD e M5S”.
“Gli ultimi dati Inps ci danno ragione e premiano il buon governo di questa maggioranza – rileva il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon – che hanno rimesso la cultura del lavoro al centro dell’azione politica. Il mercato è ripartito. Il saldo positivo di quasi 523 mila posti di lavoro nel 2023 e la crescita delle posizioni a tempo indeterminato dimostrano la bontà dei provvedimenti che abbiamo messo in campo fino ad oggi. L’occupazione segna numeri record, migliori rispetto agli anni scorsi in cui i sussidi avevano congelato le politiche attive sul lavoro”.
Sulla situazione del mercato del lavoro è intervenuta oggi anche la Cisl con un rapporto che tiene conto di diverse fonti statistiche. Si sottolinea che nel quarto trimestre del 2023 il numero di occupati (23,7 milioni) e il tasso di occupazione (61,9%) hanno raggiunto livelli record. Resta però molto da fare perché il tasso di occupazione è ancora distante dalla media europea ed è ancora ampia l’area dell’inattività. Per il sindacato c’è una “emergenza competenze” con le aziende che spesso trovano difficoltà nel reperire il personale del quale hanno bisogno.