Ilaria Salis in catene fa comodo alla sinistra: ne fanno un simbolo per la campagna antisovranista alle europee

28 Mar 2024 13:05 - di Francesco Severini
Ilaria Salis

Il governo faccia un esame di coscienza, tuona il papà di Ilaria Salis. Comprensibile la sua stizza, la sua rabbia, la preoccupazione. Benché la Farnesina abbia più volte spiegato che fare del caso Salis un caso politico non aiuta la detenuta in Ungheria ma peggiora le cose, irrita la magistratura di Budapest, complica ogni trattativa. Ora, il padre si può comprendere. Ma il gioco della sinistra pare essere un altro. Contendersi il “simbolo” Ilaria Salis per farne una bandiera propagandistica in vista del voto dell’8 e 9 giugno.

Schlein contro il governo italiano

Sentite Elly Schlein, fremente dopo l’esito dell’udienza odierna sul caso: “Ilaria Salis resterà in carcere a Budapest. Dopo essere stata portata ancora una volta in Aula catene ai polsi, alle caviglie e guinzaglio, oggi i giudici ungheresi hanno deciso anche di negarle gli arresti domiciliari. Uno schiaffo irricevibile ai diritti di una persona detenuta, di una nostra connazionale. Ci aspettiamo che il governo di Giorgia Meloni reagisca, subito”. Proposte? Nessuna. Solo strillonaggio. L’ambasciatore ungherese è già stato convocato alla Farnesina a febbraio quando uscì la foto della prima udienza con la nostra connazionale in catene. Quindi che si dovrebbe fare ancora? Una dichiarazione di guerra?

Ilaria Salis, Boldrini: Meloni non ha alzato la voce

Poi c’è Laura Boldrini, che era a Budapest alla seconda udienza del processo Salis con tutta una comitiva di garantisti (all’estero, perché in patria metterebbero in galera tutti gli avversari politici, cominciando da Santanché) e che rilascia dichiarazioni furibonde: “Salis è stata portata in aula in ceppi, con il guinzaglio, con le catene ai polsi e alle caviglie. E davanti a tutto questo il ministro Tajani si limita a dire che ‘non è un bel modo’. Il nostro governo dovrebbe difendere i diritti di concittadini e concittadine detenute all’estero, ma evidentemente non ha nessun credito presso l’amico Orbàn. O, forse, non ha alzato sufficientemente la voce. Il diniego dei domiciliari da parte della Corte è una brutta notizia perché costringe Ilaria ancora in carcere, nonostante fosse stato individuato un appartamento e date tutte le garanzie economiche. Oggi, a dire ad Ilaria che continueremo ad impegnarci per la tutela dei suoi diritti come dei diritti di tutte le detenute e di tutti i detenuti c’eravamo solo noi rappresentanti dell’opposizione. La maggioranza era assente: non vuole mettere in imbarazzo la premier Meloni o il patriottismo delle destre va a corrente alternata?”.

Nel Pd si parla di una candidatura alle europee per Ilaria Salis

Toni che avvalorano l’ipotesi che il Pd potrebbe candidare Ilaria Salis per farne appunto il vessillo contro le destre sovraniste. E ciò anche a costo di far aumentare i mal di pancia interni al partito. Del resto non parlano del caso solo Boldrini e Schlein. Si è levato un coro di esponenti del Nazareno per sostenere la tesi secondo cui l’udienza di Budapest sarebbe il risultato di un fallimento dei tentativi del governo italiano . Eppure i giornali ungheresi sottolineano che le condizioni di detenzione della nostra connazionale sono migliorate. Circostanza del tutto ignorata nei commenti.

Donzelli: il governo continuerà a occuparsi del caso

Quelli di Avs però vogliono anche loro tenersi stretta Ilaria Salis. Oggi a Budapest c’erano Nicola Fratoianni e Ilaria Cucchi e figuriamoci se mollano la presa. La Cucchi strepita pure lei: “L’antifascista Ilaria rimarrà in catene. 13 mesi di detenzione disumana evidentemente non erano sufficienti. L’Ungheria al processo Salis continua a mostrare il suo volto peggiore, quello di uno Stato di Polizia”. Si accodano gli esponenti M5S. Un copione che sembrava già scritto. Mentre Giovanni Donzelli di FdI assicura che il governo continuerà a seguire il caso, come sta facendo per tutti gli altri italiani detenuti all’estero, che sono

 

 

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