Il dato che sconvolge Conte: in Abruzzo Marsilio ha portato a destra almeno 10mila “grillini”
Il bottino di Marco Marsilio è del centrodestra, in Abruzzo, è da record: 317 mila voti, circa 18 mila voti in più rispetto alle elezioni politiche del 2022. Il “campo larghissimo” del centrosinistra, invece, si ferma a quota 263 mila, in calo rispetto ai 290 mila di due anni fa, quando però correvano separati. Ma il dato che più preoccupa, a parte l’astensionismo, che ha riguardato soprattutto gli “svogliati” elettori del centrosinistra, riguarda il travaso, politicamente molto sorprendente, di voti dagli ex elettori grillini verso Marsilio, sia nella sua lista civica che nelle fila di Fratelli d’Italia, partito più votato in Abruzzo, col 24,1% al quale va sommato il 5% della lista del presidente. Oggi sul Corriere della Sera Salvatore Vassallo, direttore dell’Istituto Cattaneo, parla dell’emorragia di voti dal M5S verso la destra, ma anche del crollo di “altre componenti di centrosinistra che hanno votato centrodestra: gli indiziati principali sono Azione e Italia viva”.
I voti strappati a Conte da Marsilio e il centrodestra
Marsilio ha strappato almeno il 10% di chi due anni fa aveva votato 5 Stelle (almeno 10mila voti), il 15% degli ex elettori di Azione-Iv e i due terzi di quelli di +Europa. Se si considera il raffronto tra il 2022, alle elezioni Politiche, il Pd migliora, passa dal 16,6% al 20,3 di ieri; Avs da 2,7 al 3,6, il M5S dal 18,5 % al 7%, da 115 mila voti alla Camera a 40 mila, gli stessi voti che avevano un anno fa Calenda e Renzi e domenica scorsa praticamente dimezzati. Dunque, si parla di un tesoretto da oltre 20 mila voti strappati da Marco Marsilio al M5S e al Terzo polo, di cui la metà sono ex grillini. Un flusso sul candidato o uno smottamento a destra del Movimento? E’ questo l’incubo di “Giuseppi”, da qui alle Europee.
“Registriamo il risultato modesto del M5S, che ci spinge a lavorare con sempre più forza sul nostro progetto di radicamento nei territori, per convincere a impegnarsi e a partecipare soprattutto i troppi cittadini che non votano più. Dobbiamo farlo sulla scia della vittoria ottenuta in Sardegna, che ci ha portato qualche giorno fa ad eleggere la prima Presidente di Regione M5S della storia, Alessandra Todde. Un segnale da cui ripartire”, ha detto il leader del M5S Giuseppe Conte su X. Ma anche ripartire non sarà facile.