Gesto della pistola contro Meloni, la preside del Righi chiede scusa. Lo studente: “Nessuna violenza, era dissenso”

20 Mar 2024 9:07 - di Luciana Delli Colli
gesto pistola meloni

Dal liceo scientifico Righi di Roma è arrivata in Senato una lettera di scuse, indirizzata al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al presidente del Senato Ignazio La Russa, al questore anziano Gaetano Nastri, dopo il gesto dello studente della scuola che ha usato la mano per fare il segno della pistola contro il premier, durante la visita della classe a Palazzo Madama. La lettera, firmata dalla preside Cinzia Giacomobono, è stata letta in Aula da La Russa che, è trapelato da fonti di Palazzo Madama, “ha apprezzato” il gesto.

La lettera di scuse della preside del Righi

“Ho appreso dalle insegnanti del gravissimo episodio avvenuto oggi durante la visita in Senato di una classe dell’istituto da me diretto”, ha scritto la preside, sottolineando che “come corpo docente siamo colpiti e addolorati dall’episodio, che contrasta con il nostro impegno quotidiano per trasmettere ai ragazzi i valori del dialogo, del confronto democratico e della tolleranza verso tutte le opinioni”. “Il comportamento del ragazzo sarà punito con la severità che merita, coinvolgendo anche la sua famiglia, che è addolorata come noi. Mi scuso insieme ai docenti accompagnatori e ai ragazzi per quanto accaduto, che costituirà occasione di un approfondimento nel consiglio di classe e di una riflessione con i ragazzi”, ha proseguito la dirigente, rivolgendo le “nostre scuse” a tutta l’Aula del Senato e a tutto il Consiglio dei ministri.

La Russa intercede per lo studente: “Spero che la punizione non sia eccessiva”

“A nome delle docenti accompagnatrici mi permetto di trasmettere il nostro ringraziamento alla sensibilità mostrata dai rappresentanti del Senato e, in particolare, del Presidente La Russa e del Senatore Nastri, in questa giornata davvero molto triste”, ha concluso la professoressa Giacomobono. Al termine della lettura, anche La Russa ha voluto aggiungere un messaggio: “Spezzo una lancia affinché non ci sia una eccessiva punizione”, ha commentato il presidente del Senato.

La versione del ragazzo: “Non era un gesto violento”

Dopo il gesto, il ragazzo, che ha 16 anni, era stato raggiunto dal questore anziano del Senato Nastri, con il quale ha avuto un lungo colloquio mostrandosi dispiaciuto e pentito per quello che aveva fatto. Più tardi, parlando con i media,parlando con i media, lo studente ha confermato le scuse “per il gesto in sé”, ma lo ha anche minimizzato derubricandolo a manifestazione di “dissenso” e sostenendo che “ha radici precise di lotta, ma oggi non ha un connotato violento come poteva averlo in passato”. Inoltre, ha annunciato a sua volta una lettera sì di ammenda, ma che concluderà con “saluti antifascisti”.

A Meloni la solidarietà di FdI e degli altri gruppi

A Giorgia Meloni è giunta la solidarietà diffusa dei gruppi parlamentari. “Esprimiamo la solidarietà di FdI e apprezziamo la solidarietà venuta anche dagli altri gruppi”, ha commentato il capogruppo al Senato, Lucio Malan, rivolgendo un pensiero anche allo studente. “Ho appreso che la preside ha scritto una lettera scusandosi. Lo studente speriamo che possa superare questo momento diciamo – ha concluso l’esponente di FdI – di difficoltà”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *