Eco-vandali agli Uffizi, scatta la “tolleranza zero”. Sangiuliano: “Pagheranno di tasca loro”
Sono stati identificati dai carabinieri i cinque eco-vandali, sedicenti aderenti alla campagna Fondo Riparazione di Ultima Generazione che questa mattina agli Uffizi hanno attaccato sul vetro protettivo della ‘Primavera’ di Botticelli e sul muro adiacente dei volantini con le immagini dell’alluvione di Campi Bisenzio (Firenze), e hanno srotolato lo striscione con scritto ‘Fondo riparazione’, distribuendo volantini tra i visitatori.
Identificati i cinque autori del blitz
Sul posto, sono intervenuti i carabinieri della stazione di Firenze Uffizi. I cinque eco-vandali inoltre, secondo quanto si apprende, si sono spontaneamente allontanati dal museo. La loro posizione sarà riferita alla procura della Repubblica per le valutazioni di competenza.
Sangiuliano annuncia la tolleranza zero per gli eco-vandali degli Uffizi
Sull’ennesimo assalto agli Uffizi da parte degli eco-vandali, a meno di un mese dell’ultimo delirante blitz, il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha già annunciato tolleranza zero. “Questi eco-vandali pagheranno di tasca loro: oltre ad essere stati deferiti all’autorità giudiziaria, agli autori di questo ennesimo sfregio alla sacralità del nostro patrimonio culturale è stata comminata una sanzione pecuniaria per il pagamento del ripristino del decoro dell’opera e degli ambienti della Galleria degli Uffizi in cui è ospitata la ‘Primavera’ del Botticelli, come prevede la normativa voluta da questo governo per contrastare gli pseudo-attivisti che fanno impropriamente dei nostri musei il proprio palcoscenico a disprezzo di chi li visita e di chi vi lavora”.
Ultima generazione, nuovo delirante blitz agli Uffizi: attacco alla Primavera del Botticelli (video)
“Grave, inoltre – ha concluso il ministro Sangiuliano commentando il blitz degli Uffici – che ciò sia avvenuto in una giornata di festa per la cultura italiana, quale è la domenica al museo, in cui molti cittadini visitano gratuitamente i musei e i siti archeologici italiani per godere delle bellezze che la nostra nazione ha ereditato dal proprio illustre passato”.