Dossier, Crosetto al Parlamento: “In gioco c’è la credibilità delle istituzioni. Necessario andare a fondo”

14 Mar 2024 18:39 - di Sveva Ferri
dossier crosetto

In ballo non ci sono solo la privacy e i diritti di chi ha subito gli accessi illegali. In ballo ci sono la credibilità delle istituzioni, la fiducia che i cittadini possono riporre nei loro confronti. Il ministro Guido Crosetto, intervenendo al Question time in Senato sul caso dei dossieraggi, ha inquadrato la vicenda nella sua dimensione più insidiosa. Lanciando qualcosa a metà tra un appello e un monito al Parlamento: bisogna “andare a fondo di quelle che sono le logiche, i calcoli che ci sono stati dietro”, fugando il rischio della facile scappatoia delle singole mele marce. La posta in gioco, è stato in sintesi il messaggio di Crosetto, è troppo alta.

Crosetto avverte sul rischio che il caso dossier “finisca senza accertamenti definitivi”

“Il rischio è che anche questa vicenda finisca come tante altre e come quella di Palamara, che in questi anni non hanno portato ad alcun accertamento definitivo, ma soltanto a liquidare alcune persone, come in questo caso Striano e Laudati, senza andare a fondo di quelle che sono le logiche, le persone, gli interessi, i calcoli che ci sono stati dietro”, ha avvertito Crosetto, dalla cui denuncia tutto è partito e che per questo ha ricevuto un pubblico ringraziamento dal procuratore Raffaele Cantone, nel corso di quell’audizione in Antimafia in cui ha parlato di “un verminaio”. Un passaggio sul quale lo stesso Crosetto si è soffermato, premettendo che “la denuncia riguarda il cittadino Guido Crosetto più che il ministro della Difesa, è un atto che ho fatto come cittadino”.

Il richiamo al Parlamento: “Necessario interrogarsi su regole e abusi”

Epperò c’è un’altissima caratura istituzionale sia nella denuncia sia nel richiamo che Crosetto ha voluto fare alle Camere. “Quando gli accessi non sono uno ma migliaia” e formano “dossier che non servono alcuna attività di indagini, ma che vengono forniti ad altre persone non so per quale utilizzo”, allora il Parlamento “deve interrogarsi sulle regole in atto, sulle persone che ne possono abusare, su quelle che possono avere interessi, su come possono influenzare la vita democratica del Paese”.

“Va ripristinata la credibilità delle istituzioni”

“Mi auguro che questo percorso venga fatto dal Copasir, dalla Commissione Antimafia, dalla Commissione speciale, non sta al governo o a me dirlo”, ha spiegato ancora, sottolineando che ciò che conta, ciò che va tenuto presente è un obiettivo irrinunciabile: “Va ripristinata la credibilità delle istituzioni nel suo complesso”. “In questo momento – ha ricordato Crosetto – le persone che amministrano la giustizia, la polizia giudiziaria, le persone che hanno accesso a queste banche dati, tutti noi veniamo coinvolti da una delegittimazione complessiva, in cui sembra che lo scontro di potere autorizzi chiunque a fare qualunque cosa”. Quanto invece alla possibilità che dietro questa vicenda “ci siano delle problematiche che possano riguardare la sicurezza nazionale dal punto di vista militare e della difesa del Paese” Crosetto ha spiegato di non vederla. Sono altri i tipi di problematiche e riguardano il nostro sistema interno, ha ribadito.

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