Dogma – Roma

25 Mar 2024 0:01 - di Redazione

Dogma
Piazza Zama, 34 – 00183 Roma
Telefono: 06/86679819
Sito Internet: www.ristorantedogma.com

Tipologia: tradizionale con spunti creativi
Prezzi: antipasti 6/17€, primi 16/18€, secondi 24/25€, dolci 8€
Chiusura: Lunedì e Martedì

OFFERTA
Dopo l’ottimo ingresso in guida dell’anno scorso, fa un ulteriore passo in avanti questo originale ristorante affacciato su Piazza Zama. La proposta è interamente dedicata al mare, con un percorso degustazione di 5 portate che rimane conveniente nonostante il rincaro del 20% rispetto all’anno passato (da 40 a 48€), a cui si affianca la possibilità di scegliere à la carte. Originale l’idea di utilizzare la brace in tantissimi piatti per un risultato quasi sempre appagante in quanto focalizzato sulla valorizzazione dell’ottima materia prima. La nostra esperienza è cominciata con un taco di grano con carota di Maccarese e moscardino cotto lentamente alla brace, uno sfizioso benvenuto accompagnato dall’eccellente pane fatto in casa, così come i crackers serviti insieme a un olio EVO ben illustrato. Il miglior piatto della serata lo abbiamo provato in apertura: il cefalo marinato con peperoni, polvere di olive nere e ricotta, quest’ultima perfetta nel dare quel sentore di affumicato percepibile e non prevaricante. Impeccabile pure la frisella di produzione propria bagnata con gazpacho di pomodoro e servita con alici marinate, stracciatella, pomodori confit, cipolla in agrodolce, capperi fritti e olio al prezzemolo, mentre non ci ha convinto appieno il primo piatto, delle roselline di pasta fresca servite allo spiedo, prima sbollentate poi cotte alla brace, ripiene di stracchino affumicato con crema di zucchine alla scapece e scampi, equilibrate ma con la pasta di una consistenza non ottimale. Piccolo calo subito dimenticato grazie all’ottimo tonno scottato alla brace su fondo di manzo, gel di mirto e accompagnato da fichi, anch’essi passati alla brace. Un rinfrescante pre-dessert a base di melone in tre consistenze ha introdotto il tiramisù alla brace, una gradevole rivisitazione di un grande classico qui servito su base di pan di Spagna con semifreddo di tiramisù disposto a ciambella e al centro crema di caffè affumicata e crumble di cacao a guarnire, seguito da un buon caffè 100% arabica di buona persistenza.

AMBIENTE
Piacevole la piccola sala che si sviluppa in lunghezza sui toni del bianco e del nero, vivacizzata da pannelli fonoassorbenti di forma circolare al soffitto da cui calano bei lampadari, anch’essi a forma di cerchio. Corretta la mise en place affidata a tavoli lasciati nudi. Una veranda attrezzata sull’ampio marciapiedi accoglie gli avventori quando il tempo lo permette.

SERVIZIO
Valore aggiunto del locale. Tutto al femminile, risulta competente, disponibile e molto cortese.

Recensione a cura di: Roma de La Pecora Nera – ed. 2023 – www.lapecoranera.net

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