Diciannovenne cristiana picchiata: devi convertirti all’Islam sennò ti ammazzo. Accade a Napoli

25 Mar 2024 15:23 - di Luisa Perri
islam ragazza conversione napoli

“Devi convertirti all’Islam, sennò ti ammazzo”: il carnefice è un 29enne musulmano, la vittima è una 19enne cristiana, ma i fatti non sono avvenuti in Pakistan o in Nigeria, ma alle porte di Napoli.

La diciannovenne cristiana che si è rifiutata di cambiare religione ha subìto violenze fisiche e minacce di morte: è una cristiana protestante di origini etiopi aggredita dal suo ex compagno 29enne, il sudanese Habiballa Lazim Abdalla Mudawi, arrestato in flagranza all’alba di lunedì 25 marzo dai carabinieri a Portici, in provincia di Napoli.

I fatti sono avvenuti nella città di Portici, all’interno di una comunità religiosa che si occupa anche di assistenzialismo. I militari sono intervenuti su richiesta della vittima. Secondo quanto ricostruito, i carabinieri, avvertiti da un militare dell’Esercito Italiano, sono intervenuti nelle prime ore di oggi nella struttura religiosa dove la vittima è ospitata: l’hanno trovata in lacrime, con il volto tumefatto, e con lesioni sulle braccia frutto dell’aggressione subita.

Ai carabinieri la giovane ha immediatamente riferito di volere presentare subito denuncia contro l’ex compagno, un senza fissa dimora sudanese, che era lì, a poche decine di metri. L’uomo, nonostante la presenza dei militari, ha addirittura minato il gesto di volerle tagliare la gola.

Condotta in ospedale, a Torre del Greco, i sanitari hanno giudicato la vittima guaribile in dieci giorni. Agli investigatori (il sostituto procuratore di Napoli Maurizio De Marco) la ragazza ha riferito che i litigi per il rifiuto di convertirsi all’Islam erano continui, innescati dai motivi più disparati, come un taglio di capelli. Nel racconto fornito ai carabinieri la diciannovenne ha riferito di essere stata presa a pugni sul viso, di essere stata trascinata a terra mentre era al telefono con il militare a cui aveva chiesto aiuto, lo stesso che subito dopo la brusca interruzione delle comunicazioni ha lanciato l’allarme.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *