Crosetto zittisce Conte: “Mi disgusta la sua demagogia sulla guerra”. E lancia l’allarme difesa
Terrorismo, difesa, polemiche, posizionamento internazionale dell’Italia. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto a tutto campo, ospite di Nicola Porro a “Quarta Repubblica”, inizia non usando perifrasi per stigmatizzare le parole irresponsabili di Giuseppe Conte. “Disgusta vedere un ex presidente del Consiglio usare affermazioni così demagogiche”. Il leader dei Cinquestelle “Usa parole di falsità che non dovrebbero essere usate alla Camera – ha sottolineato -. L’Italia si sta adoperando per i negoziati dal primo giorno, lo sa benissimo anche lui. Quindi, usare le parole senza rendersi conto che così si fa male al proprio paese non è tollerabile per chi ha ricoperto un ruolo istituzionale” di ex capo del governo. “Nessuno ha messo l’elmetto”, ha chiuso Crosetto.
Le relazioni internazionali del nostro Paese in un momento così delicato sono minate dalle intemperanze di Conte.
Crosetto: “Conte mi disgusta, da lui parole di falsità”
Inaccettabili erano state le parole del capo dei Cinquestelle: “Dove ci stanno portando i nostri governanti sul tema della guerra?”, aveva detto Giuseppe Conte a margine dell’assemblea regionale lombarda del movimento a Sesto San Giovanni. Quindi l’attacco alla premier Meloni, parole sconsiderate e incendiare: “Io ho sentito Giorgia Meloni esprimere con chiarezza la posizione solo quando ha parlato con due comici russi”. Affermando che non c’è da parte del governo “uno sforzo negoziale, uno sforzo diplomatico”. Pura propaganda. Crosetto ha dimostrato tutto il contrario. Il ministro della Difesa ha poi fatto un’analisi sullo sbilanciamento delle posizioni viste a proposito della percezione dei due conflitti in essere:
Crosetto: “Avete mai visto studenti manifestare per la tregua in Ucraina?
“A me hanno colpito queste manifestazioni pro Palestina, anti Israele e non ne ho mia vista una per la tregua in Ucraina”. E precisa: “Si ricorda per caso studenti che abbiano occupato il Senato accademico con uno striscione: vogliamo la tregua in Ucraina? Tutto questo mi colpisce”, ha aggiunto. Spiegando che “c’è un doppiopesismo che divide le società”: invece “noi dobbiamo essere uniti, la pace la vogliamo ovunque e il rispetto delle regole internazionali le vogliamo ovunque”.
“Se avessimo subito un attacco come l’Ucraina…”
Ha ribadito a chi parla a sproposito che “nessuno ha messo l’elmetto. Non c’è mai stato un soldato italiano in Ucraina e non ci sarà mai. In Ucraina non stiamo facendo la guerra, stiamo aiutando una nazione aggredita che ci ha chiesto aiuto”, ha spiegato Crosetto. Quanto ha ipotizzato il presidente francese Emmanuel Macron con l’invio delle truppe in Ucraina “sarebbe fare la guerra”. “Aiutare l’Ucraina è un modo per scongiurare una guerra in Europa”, ha aggiunto. Poi la rispost sincera alla domanda di Porro. Aumento della spesa per la Difesa: siamo ad un livello accettabile dal punto di vista militare, di armamenti e di formazione oggi? “No”, ha risposto secco il ministro della Difesa. “Se avessimo subito un attacco come in Ucraina… e mi fermo”, ha concluso.