Cara Giorgia, beccati questa dedica… l’incredibile recensione di Giannini per augurare la caduta del governo

10 Mar 2024 10:29 - di Riccardo Angelini
Giannini Meloni

Anche una recensione può essere usata per attaccare Giorgia Meloni. Incredibile ma vero. Il modello di tale modo di segnalare un libro ce lo offre Massimo Giannini nella sua rubrica sul Venerdì di Repubblica, “Circo massimo”. E che ti combina il nostro Giannini? Anziché fare un recensione dell’ultimo libro di Gianrico Carofiglio, uno degli amichetti indiscutibilmente caro ai salotti progressisti, lo cita con dedica a Giorgia Meloni.

Sì, perché il romanzo – “L’orizzonte della notte” – è un viaggio “nel tempo che scorre e nella verità che sfugge”. Insegna che tutte le cose sono soggette a irrimediabile caducità (e qui piazza una citazione di Thomas Mann sul senso della vita). Ma alla fine tanto sfoggio di erudizione è per dire che la Giorgia Nazionale è priva di “caducità consapevole”. Insomma non sa o finge di non sapere che sulla terra siamo tutti di passaggio, figurarsi il suo esecutivo. Per rinforzare la tesi Giannini cita anche il film di Roberto D’AgostinoRoma santa e dannata“. La città eterna che tutto digerisce e che con le sue antiche pietre sogghigna indifferente osservando i vizi umani.

Una scopiazzatura de La grande bellezza di Paolo Sorrentino anch’essa utile, nel manicheo ragionamento di Giannini, a mandare un messaggio a Giorgia Meloni: in quei palazzi romani sei solo di passaggio. Un’ossessione, quella di Giannini, il quale nel mentre impartisce lezioni agli altri non ha capito che è lui, credendosi il migliore, ad apparire totalmente digiuno di “umiltà”. E così continua a occupare un pulpito immaginario sotto il quale nessuno ha più voglia di radunarsi.

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