Campo “caos”. E in Basilicata Pd e 5Stelle candidano un pugliese: la solita doppia morale
Dopo aver fatto infelicemente campagna elettorale contro Marco Marsilio in Abruzzo, definendolo un “romano”, il centrosinistra – nella versione ridotta del “campo largo” – candida last minute un pugliese a presidente della Regione Basilicata. La solita doppia morale della sinistra. Infatti, Domenico Lacerenza, indicato da Pd e M5S, AVS e +Europa, è nato 66 anni fa a Barletta, si è laureato a Bari e ha svolto la sua carriera in Puglia, prima di arrivare in Basilicata, dove attualmente è primario di Oculistica all’Ospedale San Carlo di Potenza.
Il candidato pugliese di centrosinistra alla guida della Basilicata arriva dopo un lungo travaglio, a soli nove giorni dal termine di presentazione delle liste, con una coalizione che ha perso pezzi per strada, dilaniata dalla candidatura di Angelo Chiorazzo, il re delle coop, con 140 milioni di appalti con la Regione Basilicata, come ha ricordato ripetutamente Il Fatto Quotidiano, una scelta fortemente voluta da Roberto Speranza ma bocciata prima dai grillini lucani, poi stroncata da Marco Travaglio in persona e infine cestinata sia da Giuseppe Conte che da Elly Schlein. Mesi persi dietro Angelo Chiorazzo, mentre il centrodestra ha riconfermato l’uscente Vito Bardi, esponente di Forza Italia, nato a Potenza e Generale della GDF.
Alla fine il centrosinistra, dopo il gran rifiuto del potentino Roberto Speranza, ha ripiegato sullo sconosciuto medico pugliese Lacerenza, politicamente vicino sia all’ex governatore del Pd Vito De Felippo che allo stesso Chiorazzo. Una scelta che ha diviso il “campo largo”: Italia viva e Azione sono state escluse dalla scelta del candidato. Se Italia viva sembra aver già trovato un accordo con Bardi, Azione stasera ha sottolineato la propria esclusione dal “campo largo” lucano, con un’accusa nemmeno troppo velata contro Giuseppe Conte. Volano stracci, nel fu campo largo.