Bologna, la sinistra vuol premiare Prodi: “Dà lustro a tutti”. FdI si oppone: “E’ divisivo”
18 Mar 2024 11:28 - di Marta Lima
L’Archiginnasio d’oro è il maggior riconoscimento che il Comune di Bologna assegna a personalità del mondo della cultura e della scienza, come l’Ambrogino d’Oro a Milano. Ma quest’anno l’assegnazione del riconoscimento a Romano Prodi, nel capoluogo felsineo, a distanza di 60 anni dalla sua istituzione, si sta trasformando in un bel pasticcio politico, con maggioranza e opposizione a scambiarsi accuse su fronti opposti. Si vota oggi pomeriggio, in Consiglio comunale, e servono i due terzi dei voti, che il centrosinistra può vantare, ma difficilmente si arriverà a un via libera bipartisan. “La Giunta ha ritenuto di portare avanti questa scelta senza condividerla con le altre rappresentanze dei gruppi consiliari e delle varie sensibilità sul territorio”, afferma il capogruppo di Fratelli d’Italia Stefano Cavedagna, parlando di una decisione “che sicuramente meritava una valutazione in più”. Insomma, “fin dall’origine non c’era la volontà di arrivare a una concessione di questa onorificenza cercando di avere l’adesione di tutti i gruppi- continua l’esponente di FdI – e ora auspicare grande adesione sembra più un atto di finzione che di serietà politica e amministrativa”.
La giunta di Bologna chiede un’ampia maggioranza bipartisan per Prodi
I Dem, ovviamente, respingono le accuse: potrebbero anche chiedere il rinvio del voto, a caccia di una maggioranza più ampia dei due terzi (che il sindaco Lepore ha già in consiglio), provando a convincere la Lega. Per il Pd, infatti, “Prodi dà lustro non solo alla nostra città, ma a tutto il Paese e alla regione e all di là delle valutazioni politiche, sempre legittime, non si può non riconoscere la rilevanza dell’ex premier”. Ma Cadevegna insiste e parla di scelta divisiva, “ che meritava una discussione”, che però “non c’è mai stata, così come non c’è mai stata la volontà di allargare il dialogo tra i gruppi consiliari” anche se ora “i colleghi auspicano una grande convergenza in merito all’iniziativa”.
Fratelli d’Italia non ha deciso, ma intanto critica il metodo
FdI non ha mai dichiarato esplicitamente un voto contrario, ma non è escluso che lo consideri. Incerta la posizione della Lega, che con una nota ufficiale nei giorni scorsi ha parlato di voto «non favorevole», senza chiarire però in quale forma sarà espresso. Infine, non si è espressa fino ad ora Forza Italia, così come non si è mai espressa la lista “Bologna ci piace”. Oggi la resa dei conti sul premio istituito nel 1963, anno del IV centenario della fondazione del Palazzo dell’Archiginnasio di Bologna. Tra coloro che lo hanno ricevuto, ci sono pittori come Giorgio Morandi e Wolfango Peretti Poggi, registi come Pupi Avati e Michelangelo Antonioni, ex sindaci come Giuseppe Dozza, cardinali come Giacomo Lercaro, uomini politici come Giuseppe Dossetti e Giovanni Bersani, e storici come Paolo Prodi, ultimo in ordine di tempo ad averlo ricevuto, in memoria, nel 2020.