Bankitalia: scende il debito, salgono le entrate fiscali. Altro colpo ai sinistrati
Cala il debito delle pubbliche amministrazioni e aumentano le entrate tributarie. A certificarlo è Bankitalia nella pubblicazione statistica “Finanza pubblica: fabbisogno e debito”, relativa al mese di gennaio. I dati sono stati divulgati oggi. In mattinata, inoltre, il governatore, Fabio Panetta, ha voluto inviare alla XV conferenza tra il ministero degli Affari esteri e Bankitalia un messaggio di apprezzamento per il Piano Mattei.
A gennaio più 5,1% di entrate tributarie
“A gennaio le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 46,5 miliardi, in aumento del 5,1 % (2,3 miliardi) rispetto al corrispondente mese del 2023”, si legge nel report di Bankitalia, che conferma dunque anche per questo inizio di anno il trend positivo – e da record – del 2023, illustrato di recente dall’Istat.
I dati Bankitalia sul calo del debito delle amministrazioni pubbliche
Per quanto riguarda il debito delle amministrazioni pubbliche Bankitalia fa sapere che a gennaio è risultato pari a 2.848,7 miliardi, con una diminuzione di 14,1 miliardi rispetto al valore di dicembre 2023. Il dato riflette il calo delle disponibilità liquide del Tesoro (15,7 miliardi, a 34,2) e l’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio che hanno complessivamente ridotto il debito di 1,3 miliardi, parzialmente compensati dal fabbisogno (2,9 miliardi). Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito consolidato delle Amministrazioni centrali è diminuito di 13,6 miliardi, quello delle Amministrazioni locali di 0,4 miliardi e quello degli Enti di previdenza di circa 0,1. La vita media residua è risultata pari a 7,9 anni.
Panetta sul Piano Mattei: “Bene politiche lungimiranti di cooperazione con l’Africa”
“Per l’Italia il rafforzamento del partenariato con l’Africa può avere una valenza strategica”, ha sottolineato Panetta, nell’intervento letto dal segretario del direttorio Gian Luca Trequattrini. Panetta ha sottolineato tra l’altro come “in mancanza di politiche di cooperazione e assistenza lungimiranti, sarebbe difficile arginare la pressione migratoria delle popolazioni africane verso aree in grado di offrire migliori condizioni di vita. Se da un lato ciò incrementerebbe l’offerta di lavoro in Paesi afflitti da una chiara tendenza all’invecchiamento, dall’altro lato un afflusso migratorio incontrollato porrebbe complessi problemi di integrazione sociale e lavorativa”. Panetta quindi ha lodato “il programma del G7 a presidenza italiana” che “assegna un ruolo centrale ai temi dello sviluppo e delle relazioni economiche e politiche con l’Africa” e “il Piano Mattei del governo italiano” che “mira anch’esso a promuovere iniziative di cooperazione con i Paesi africani, soprattutto con riferimento alla realizzazione di opere infrastrutturali, nelle quali le imprese italiane vantano una consolidata esperienza nel continente”.