Ucraina, a Strasburgo 5Stelle e Pd si dividono. Procaccini: “Il campo largo è durato 48 ore”
Il campo largo sbandierato come la panacea ai mali delle sinistre, se esiste non supera i confini della Sardegna. Il cartello 5Stelle-Pd non regge alla prova della politica estera e si schianta vistosamente nell’Aula del Parlamento europeo.
Ucraina, i 5Stelle si sfilano dalla risoluzione di Strasburgo
Oggi a Strasburgo a larghissima maggioranza è passata una risoluzione che impegna l’Unione europea a sostenere l’Ucraina “con tutto ciò che è necessario per vincere la guerra contro la Russia”. Nel testo del documento, approvato con 451 voti a favore, 46 contrari e 49 astenuti, si ribadisce che l’obiettivo finale è la vittoria di Kiev contro l’aggressore russo. E per questo non ci dovrebbe essere “nessuna restrizione autoimposta all’assistenza militare all’Ucraina da parte dell’Unione europea. Nessun limite, quindi, nella fornitura di armi convenzionali fino quando il conflitto sarà aperto e il governo ucraino non avrà ripreso il controllo del suo territorio.
La politica estera spacca il fronte Pd-5Stelle
La tesi, però, non è piaciuta agli europarlamentari di Conte che si fanno notare sventolando il no. La risoluzione, che non è un testo vincolante, è stata bocciata dai 5Stelle che l’hanno bollata come ‘troppo bellicista’, al contrario dei colleghi dem che hanno votato a favore. Il partito di Conte continua a mettersi di traverso dietro lo scudo delle bandiere arcobaleno imbarazzando gli alleati del Nazareno. Tra gli italiani, infatti, è arrivato il voto favorevole di tutto il centrodestra (anche della Lega) e della maggior parte dell’opposizione tranne il vistoso e compatto no dei contiani. Nella risoluzione si sottolinea la differenza tra i vari Stati della Ue nel sostegno militare e si chiede a Bruxelles di riparare.
Procaccini: il campo largo si è già dissolto
A sottolineare le distanze e le contraddizioni insanabili tra Pd e 5Stelle arriva il commento di Nicola Procaccini di FdI, copresidente dell’Ecr all’Europarlamento. “Sono bastate 48 ore e un voto a Strasburgo per dividere l’improbabile ‘campo largo’ tra Pd e M5S, nato sulla scia del voto per le regionali in Sardegna”. “Oggi infatti – continua Procaccini – il Parlamento europeo a Strasburgo ha votato compatto a favore di un fermo sostegno dell’Ue all’Ucraina dopo due anni di guerra di aggressione della Russia. Solo il movimento 5Stelle già in mattinata aveva annunciato il voto contrario, dimostrando ancora una volta, se ce fosse stato bisogno, di essere l’unico partito filo Putin”.
Il centrodestra è compatto loro maggioranze Frankenstein
Proprio così. “A differenza del centrodestra che si presenta agli elettori su un programma comune – conclude l’europarlamentare di FdI – le maggioranze Frankenstein a cui ci hanno abituato le sinistre rosse e gialle si sciolgono come neve al sole”.