Torino dà l’addio a Vittorio Emanuele: la tenerezza della famiglia tra le teste coronate

10 Feb 2024 20:15 - di Alessandra Danieli

Nel duomo di Torino in una giornata piovosa sono stati celebrati i funerali di Vittorio Emanuele, il mancato re d’Italia, morto a 86 anni.  L’ingresso della bara, con la bandiera del Regno d’Italia e ricoperto dallo stendardo con lo stemma reale, è stato accompagnato da il Principe Emanuele Filiberto e seguito da Johannes Niederhauser, Segretario generale dell’Ordine Supremo della Santissima Annunziata, che ha portato su di un cuscino, il Collare dell’Ordine. Subito dopo l’ingresso il coro ha intonato l’Inno Sardo. Rose rosse e gigli, i colori di Casa Savoia, hanno invaso il duomo a cui si è aggiunto il verde per comporre la bandiera italiana.

Nel duomo di Torino i funerali di Vittorio Emanuele

Poco prima del feretro avevano fatto il loro ingresso in cattedrale Marina Doria, seguita dalla moglie di Emanuele Filiberto, Clotilde, e dalle due figlie, le principesse Vittoria e Luisa. Nel duomo si fa silenzio quando entra Marina, moglie amatissima di Vittorio Emanuele per settant’anni. Occhiali scuri e capelli legati in una coda bassa, ha percorso la navata centrale con il capo chino. Emanuele Filiberto era dietro il feretro, commosso fino alle lacrime in molti passaggi dell’omelia.

“Il suo ricordo vivrà nelle future generazioni”

In prima fila sul lato sinistro dell’altare, in corrispondenza della Cappella che custodisce la Sacra Sindone, siede la famiglia reale. Né Maria Gabriella né Maria Beatrice sono presenti, trattenute in Svizzera e Messico da problemi di salute. In seconda fila siedono Aimone d’Aosta con la moglie Olga. Tanti i rappresentanti delle case reali europee: Dalla regina Sofia di Spagna al principe Alberto di Monaco molti hanno voluto dare l’addio al figlio dell’ultimo re d’Italia. “Il principe Vittorio Emanuele ha saputo nella sua umana fragilità essere un uomo il cui ricordo vive nelle generazioni che seguiranno”, ha detto Paolo de Nicolò, Gran Priore degli Ordini Dinastici della Real Casa, nell’omelia durante le esequie.

L’appello a Emanuele Filiberto per i poveri e gli ultimi

“Vedere la partecipazione qui di autorità, di case regnanti e già regnanti d’Europa, la partecipazione commossa dei membri e degli ordini dinastici della real casa di Savoia, di tante associazioni monarchiche, di amici provenienti dalle più disparate parti del mondo e di tanti italiani sono la testimonianza del bene concreto che il principe Vittorio Emanuele ha saputo donare a quanti lo hanno conosciuto”, ha aggiunto. “Alle generazioni che seguiranno, in particolare al principe Emanuele Filiberto e alle principesse Vittoria e Luisa, il compito di rendere contemporaneo il suo agire in favore dei poveri e dei bisognosi”, ha scandito de Nicolò. “Vittorio Emanuele  dal cielo sarà orgoglioso di vedere quanto realizzerete nel nome della grande famiglia Savoia”. Parole accolte con grande commozione da Emanuele Filiberto.

La carezza di Marina Doria e del figlio Emanuele Filiberto

Al termine della cerimonia funebre, quando il feretro di Vittorio Emanuele ha lasciato il Duomo di Torino coperto dalla bandiera del Regno d’Italia, la vedova Marina Doria e il figlio Emanuele Filiberto lo hanno accompagnato fino al carro funebre. Dove lo hanno salutato con una carezza e un bacio commosso. Dopo di loro si sono avvicinati alla bara Clotilde con le figlie Vittoria e Luise e poi la sorella Maria Pia. Ora la salma sarà portata a Biella per la cremazione dopodiché Vittorio Emanuele verrà tumulato a Superga.

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