Spararono durante una rissa: arrestati grazie al decreto Caivano. Varchi: “Il governo tutela la gente perbene” (video)
La sera del 10 dicembre avevano partecipato a una rissa, al termine della quale avevano anche sparato in aria alcuni colpi di pistola. Ora sono stati individuati grazie alle indagini dei carabinieri e arrestati grazie al decreto Caivano. I fatti si sono verificati a Palermo, nella zona via La Lumia, centro della movida cittadina. “L’arresto dei pistoleri di via La Lumia a Palermo è stato possibile grazie all’applicazione del decreto Caivano, un’ulteriore dimostrazione di come il governo stia contrastando la criminalità e l’illegalità attraverso provvedimenti efficaci che vanno nella giusta direzione: quella di tutelare la sicurezza dei cittadini“, ha commentato Carolina Varchi, deputato palermitano di FdI e capogruppo in Commissione Giustizia alla Camera.
Varchi: “Il decreto Caivano funziona, il governo tutela la gente per bene”
“Il decreto Caivano, che qualcuno aveva criticato, bollandolo come una trovata demagogica ha infatti introdotto il nuovo articolo 421 bis del codice penale che punisce ‘chiunque, al fine di incutere pubblico timore o di suscitare tumulto o pubblico disordine o di attentare alla sicurezza pubblica, fa esplodere colpi di arma da fuoco o fa scoppiare bombe o altri ordigni o materie esplodenti”, ha proseguito Varchi, tributando “un plauso alla Procura di Palermo guidata da Maurizio De Lucia e ai carabinieri che hanno portato avanti le indagini”. “Il loro lavoro, insieme agli strumenti normativi messi a disposizione dallo Stato – ha sottolineato la parlamentare – ha consentito di lanciare un segnale chiaro a chi si ritiene al di sopra della legge e mette a repentaglio la sicurezza di tanti cittadini perbene, rischiando così di rovinare l’immagine di Palermo”. “Invito chiunque si trovi spettatore in situazioni del genere a collaborare con le forze dell’ordine per consentire la rapida applicazione della legge”, ha concluso l’esponente di FdI.
Il procuratore di Palermo: “Chi delinque riceverà dallo Stato una risposta ferma e severa”
I tre indagati sono accusati di rissa aggravata, porto in pubblico di arma da fuoco e sparo in aria di diversi colpi. I provvedimenti restrittivi a loro carico, emessi dal gip su richiesta del procuratore di Palermo Maurizio De Lucia, sono una custodia cautelare in carcere e due arresti domiciliari. Il caso “si inserisce purtroppo in un momento storico in cui si sono verificati diversi episodi che hanno rischiato di mettere in crisi la sicurezza pubblica nelle strade cittadine”, ha commentato il procuratore De Lucia, sottolineando l’impegno della Procura e delle forze dell’ordine che ha portato agli arresti e il lavoro di prevenzione per assicurare “un clima più sereno di civile convivenza cittadina”, anche attraverso una rigorosa applicazione della legge e, dove ci sono le condizioni, delle misure cautelari, “pur nel rispetto e in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza”. Chi non riconosce il primato della legge, ha sottolineato il procuratore, riceverà dallo Stato una risposta “in modo fermo e severo”.
Questa è la movida palermitana. Questo è il far west. C’è ri scantarisi a niesciri.#Palermo#totucci#panormosauri#malacarne
Via Q. Sella – via I. La Lumia ieri notte intorno alle 3 pic.twitter.com/GCEqoCNmu3— ciancianella (@ciancianella) December 10, 2023