“Silenzio, parla Agnesi”: addio al patron della pasta e di uno spot icona degli anni ’80 (video)
È morto a Imperia all’età di 91 anni l’imprenditore Riccardo Agnesi, che allo storico pastificio aveva legato il suo nome assieme alle sorelle Eva e Mirella. L’ingegnere Agnesi, che era stato anche presidente dei pastai europei, era tra gli eredi di una dinastia che nel 1824, parendo da un molino operante a Pontedassio, fondò l’omonimo pastificio. Riccardo Agnesi e le sorelle ricevettero il pastificio in eredità dal padre Vincenzo, ma fu solo dagli anni ’80 che il marchio entrò nelle case di tutti gli italiani.
Lo spot “Silenzio, parla Agnesi”
Merito di uno spot entrato simbolicamente nella storia della pubblicità italiana, il famoso spot muto, durante un pranzo pieno di sguardi allusivi per poi concludere con l’ormai iconico: “Silenzo, parla Agnesi”.
L’Ingegnere rimase alla guida dell’azienda assieme alle sorelle Eva e Mirella fino alla fine degli anni ’80, quando l’industria venne venduta alla Danone. A dare notizia della morte è l’avvocato Mario Leone, che ha assistito la famiglia nell’istituzione della Fondazione Museo della Pasta Vincenzo Agnesi, che sta lavorando a Pontedassio nell’entroterra di Imperia per realizzare un museo della pasta.
Come è nato lo spot tra i più iconici degli anni ’80
Lorenzo Marini il pubblicitario che ha inventato lo spot ha raccontato al Gazzettino come è nata la scintilla. Quando nacque lo spot la sua agenzia doveva vedersela con un avversario potente come la Barilla, «e tutta la mitologia dell’eroe che torna a casa sulla musica di Vangelis. Ma una mattina mentre eravamo in riunione, bussano alla porta ed entra un collaboratore di Eva Agnesi con un piatto di pasta fumante. Lei assaggia e approva. In quel momento è stato spontaneo per tutti fare silenzio. Si attendeva il suo responso: fortissimo, il gesto di un’imprenditrice che ogni mattina prova la pasta per capire se è buona. Così è nata Silenzio parla Agnesi».
La profezia di Riccardo Agnesi: “Non vedo futuro per le vecchie famiglie dell’industria”
In un’intervista al Corriere della Sera del 1983, Riccardo Agnesi già aveva preconizzato l’inizio della fine per le imprese a marchio familiare. “Noi delle vecchie famiglie siamo in fase di stanca e in questi anni non stanno venendo fuori imprenditori di prima generazione».