Sicurezza sul lavoro, Calderone in Cdm: pene più severe, più assunzioni e controlli. Le norme in arrivo
Si è conclusa dopo circa due ore la riunione del Consiglio dei ministri, a Palazzo Chigi. Particolarmente attesa l’informativa della ministra del Lavoro e delle politiche sociali, Marina Elvira Calderone, sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. E’ stato il primo punto dell’ordine del giorno. Il ministro ha illustrato le informazioni attualmente disponibili in merito al grave incidente accaduto a Firenze lo scorso venerdì. Sottolineando che per l’accertamento dei fatti è ancora al lavoro la polizia giudiziaria.
Calderone in Cdm sulla sicurezza sul lavoro: più controlli nel 2023 rispetto all’anno precedente. I dati
L’informativa della titolare del dicastero del Lavoro ha conosciuto due fasi: i numeri dell’attività ispettiva, della vigilanza e delle irregolaritè emerse nel 2023. E i provvedimenti di potenziamento dei controlli e della sicurezza che il governo intende prendere in misura ulteriore rispetto a quanto già fatto. Ne viene fuori una totale smenita della narrazione veicolata da sinistra e Cgil in questi giorni. andiamo con ordine.
Cdm, informativa Calderone: tasso di irregolarità oltre l’85% col superbous
Nel 2023 ci sono state più ispezioni rispetto all’anno precedente nelle aziende edili: su un totale di 92.658 accessi, 20.755 sono inerenti alla vigilanza in materia di salute e sicurezza, con un incremento di 3.720 ispezioni rispetto all’anno precedente. Altro dato – purtroppo- rilevante riguarda gli accessi ispettivi proprio nel settore edile: il livello di irregolarità registrato è stato pari al 76,48%, con un tasso di irregolarità media che supera l’85,2% nel caso di aziende impegnate in lavori collegati al superbonus 110%. Inoltre, secondo l’ultimo rapporto Inail, le denunce di infortunio sul lavoro presentate tra gennaio e dicembre sono state 585.356 (-16,1% rispetto al 2022), 1.041 delle quali con esito mortale (-4,5%).
Cdm: il governo ha fatto e farà altre assunzioni per arrivare la 40% in più di controlli
Il ministro Calderone, spiegano fonti di governo al termine del Cdm, ha evidenziato il recente incremento della consistenza delle forze ispettive, fatto di nuove assunzioni: il personale a disposizione dell’Ispettorato nazionale del lavoro è oggi pari a 3.198 ispettori civili, dei quali 846 tecnici; a cui si aggiunge il personale ispettivo del Nucleo carabinieri, dell’Inps e dell’Inail. Dunque, con l’attuale organico – assicura il ministro Calderone- nel 2024 sarà possibile sviluppare un’attività investigativa specifica maggiore del 40% rispetto al 2023. Il governo si impegna inoltre a sbloccare le assunzioni per incrementare di 500 unità il “contingente” degli ispettori del lavoro: (è stata avanzata la richiesta per ulteriori 250 unità), con un ulteriore aumento del nucleo ispettivo Carabinieri (altre 50 unità) e del personale ispettivo di Inps e Inail.
Nel prossimo Cdm sarà varato un pacchetto di norme
La relazione del ministro è stata una risposta a chi ha pensato bene di “sciacallare” fin dal primo giorno della tragedia di Firenze. Molto è stato fatto in meteria di sicurezza sul lavoro e tanto altro ancora si farà , tattandosi di un tema vivo nel cuore dell’agenda del governo Meloni. Chi afferma il contrario distorce la realtà. Pertanto il governo va avanti sul tema e secondo quanto si apprende, all’ordine del giorno del prossimo Consiglio dei ministri sarà inserito un provvedimento organico: per “il potenziamento della tutela in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro; il coordinamento e il rafforzamento delle attività ispettive e del sistema sanzionatorio”; anche in relazione al subappalto e alla somministrazione illecita e fraudolenta; oltre “alla qualificazione delle imprese, alla formazione del datore di lavoro e dei lavoratori e alla salvaguardia delle imprese regolari”.
Tra le misure allo studio: norma di coordinamento delle Procure della Repubblica sulle attività di indagini per i reati in materia di lavoro e di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro; inasprimento delle attuali sanzioni amministrative in materia di lavoro nero e irregolare; ri-penalizzazione delle sanzioni in materia di appalto, subappalto e somministrazione illecita; interdizione dagli appalti da due a cinque anni in caso di gravi violazioni; o di accertata responsabilità penale per reati in materia di salute e sicurezza sul lavoro; sospensione e decadenza dai benefici fiscali e contributivi per le imprese irregolari; valutazione di congruità del costo della manodopera in relazione al costo dell’intero appalto.
Volpi: “Da governo e ministro Calderone risposte tempestive”
“Il ministro Calderone si è dimostrata attenta e proattiva sul tema della sicurezza sui posti di lavoro”, ha commentato il deputato di FdI e membro della Commissione Lavoro di Montecitorio, Andrea Volpi. “Il pacchetto di norme per il potenziamento degli strumenti di tutela della salute e dell’incolumità dei lavoratori, annunciato in Cdm – ha sottolineato Volpi – arriva in un momento difficile per l’Italia, dopo i fatti di Firenze, e potrà rappresentare una svolta anche rispetto alle attività ispettive, al sistema sanzionatorio e ai subappalti. Le irregolarità sono ancora tante ed è necessario intervenire in maniera tempestiva per dare risposte ai cittadini e alle aziende che rispettano le norme previste. Ancora una volta il governo Meloni e il ministro Calderone – ha concluso l’esponente di FdI – dimostrano un interesse profondo per il mondo del lavoro”.