Sanremo, scoppia anche il “giallo” delle bollicine: pubblicità occulta da Giorgia e Amadeus?

9 Feb 2024 18:58 - di Lucio Meo

Scoppia un nuovo caso di possibile “pubblicità occulta”, dopo le denunce seguite allo show del “qua qua” di John Travolta. Delle bollicine potrebbero rendere ancora più frizzante il dibattito su Sanremo 2024 e marketing. Il caso Travolta ha scatenato i ‘detective’ della rete e a diversi telespettatori non è sfuggita una strana coincidenza nella seconda serata del festival. In uno scambio tra Amadeus e la coconduttrice della serata, Giorgia.

L’ultimo “giallo” di Sanremo: le bollicine di Giorgia e Amadeus

Senti – dice Amadeus a Giorgia – vuoi rivelare al pubblico, visto che tra poco ci regalerai alcune delle tue canzoni, dei grandi successi, con un’atmosfera incredibile, come ti prepari vocalmente ad affrontare il palco”. “Lo devo dire? Perché tu lo sai”, risponde Giorgia. “Lo so”, dice Amadeus. “Tu sai tutto”, prosegue Giorgia. “Lo so, dillo tu”, dice Amadeus. “Prendo coraggio con un goccino di bollicina rigorosamente italiana, un goccino”, afferma Giorgia. E Amadeus conclude: “Ho stappato una bottiglia, ti do un goccino di bollicina rigorosamente italiana, e poi sentirete come canta Giorgia. Tra poco rincomincia Sanremo 2024, anzi non ci fermiamo proprio, a tra pochissimo”, si congeda il conduttore lanciando il blocco pubblicitario, di cui fa parte, fanno notare i telespettatori, anche uno spot del Prosecco Maschio. Sicuramente il riferimento sarà stato casuale ma la vicenda Travolta ha accesso decisamente i riflettori su ogni parola, riferimento o ammiccamento che avviene sul palco dell’Ariston. Sanremo è Sanremo.

L’ad della Rai Roberto Sergio: “Non si parli solo di Travolta e delle scarpe”

“Questo festival ha scritto molte pagine di televisione molto belle e poco raccontate”, dice all’Adnkronos, l’ad Rai, Roberto Sergio. “Come al solito – aggiunge Sergio – Sanremo è accompagnato da polemiche di ogni tipo ma io credo che bisognerebbe dare più spazio agli aspetti musicali, culturali e sociali piuttosto che alla polemica sulla scarpe o a quella sulla partecipazione dei trattatori. Si tratta, nel primo caso, di una possibile truffa nei confronti della Rai e, nel secondo caso, di una richiesta che poi – sottolinea l’ad – potrebbe vedere tante altre categorie e realtà in situazioni simili reclamare visibilità. Non è un palco dove chiunque può decidere di salire o scendere quando vuole”. “La decisione di non fare salire gli agricoltori sul palco è stata presa dalla Rai, per i motivi che abbiamo più volte spiegato in questi giorni, ed è stata comunicata alle autorità competenti”, conclude.

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