Quella notte all’isola di Cavallo: l’incidente che segnò per sempre la vita di Vittorio Emanuele

3 Feb 2024 15:55 - di Sara De Vico

Personalità controversa, quella di Vittorio Emanuele, figlio dell’ultimo re d’Italia Umberto II, morto oggi a Ginevra all’età di 86 anni. La sua vita fu segnata per sempre dalla vicenda, ancora avvolto nel giallo e oggetto di dispute legali, dell’omicidio di Dirk Hamer sull’isola di Cavallo nella notte tra il 17 e il 18  agosto 1978.

L’incidente sull’isola di Cavallo e la morte di Dirk Hamer

Vediamo che cosa successo sull’isola situata nel bel mezzo delle bocche di Bonifacio tra Sardegna e Corsica in quella notte maledetta. La storia è raccontata nel libro Il Principe – La vera storia di Vittorio Emanuele, scritto da Birgit Hamer, sorella del ragazzo morto, con la prefazione di Beatrice Borromeo Casiraghi, che poi diretto una miniserie su Netflix.  Dirk Hamer, 19enne tedesco, figlio del medico e teologo Geerd Hamer, è in gita con i suoi amici in Sardegna quando decide, in barca, di avvicinarsi alle coste di Cavallo. Si ancorano al largo della costa (sull’isola è vietato attraccare) e decidono di non scendere a cena a terra per i prezzi troppo alti dei ristoranti.

Il furto del gommone del principe e l’alterco a bordo del Coke

Accanto alla loro barca ce ne sono altre tre. Tra queste c’è anche lo yacht di Vittorio Emanuele di Savoia e il ”Coke”, del medico romano Niki Pende, ex marito dell’attrice Stefania Sandrelli. Nella Baia di Palma qualcuno verso l’ora di cena decide di usare il gommone di Vittorio Emanuele per fare la spola tra la sua barca e la terra ferma. Quando Vittorio Emanuele si accorge che gli era stato sottratto il gommoncino decide di andare a chiedere spiegazione ai proprietari del ”Coke” . Si arma della sua carabina e sale a bordo della barca di Pende. Dopo pochi minuti nasce una rissa verbale e  il principe di Savoia spara un colpo.  ”Per intimorire gli avversari”, ha sempre dichiarato.

I due colpi di carabina e il ferimento del giovane tedesco

A quel punto Niki Pende si getta su Vittorio Emanuele e durante una breve colluttazione parte un secondo colpo. Che sfortunatamente raggiunge a una gamba il giovane Dirk Hamer che si trova sull’imbarcazione vicina. La gita estiva all’isola di Cavallo si trasforma in tragedia. Hamer viene trasportato all’ospedale di Ajaccio,  poi a Marsiglia, infine nella clinica di Heidelberg in Germania dove muore l’8 dicembre 1978.

L’arresto di Vittorio Emanuele e il proscioglimento

Vittorio Emanuele fu arrestato con l’accusa di omicidio e finì a processo in Francia. La difesa del principe sostenne che c’erano altre persone sulla barca che avrebbero sparato durante la discussione. Fuggite in seguito. Gli investigatori francesi non riuscirono mai a perquisire o a fare una perizia scientifica sulla fiancata del barca, dove dormivano i turisti tedeschi al momento del ferimento di Dirk. Inoltre l’accusa inciampò anche sul calibro del proiettile killer, che non risultava in dotazione alla carabina utilizzata da Vittorio Emanuele.

La presunta ammissione e la battaglia legale

I giudici francese nel 1991 prosciolsero dall’accusa di omicidio Vittorio Emanuele che fu condannato a sei mesi, con condizionale, per porto d’ama abusivo. Ma il caso non è chiuso. I media e la sorella del ragazzo, Brigit Hamer, continuarono a sollevare dubbi. Poi arrivò la presunta ammissione, colta da una microspia mentre il principe si trovava nel carcere di Potenza il 21 giugno 2006, per il caso Vallettopoli. Vittorio Emanuele fu intercettato ma la registrazione non venne messa agli atti perché i difensori  la ritennero alterata e falsata. Anni dopo la registrazione finì nella mani della sorella di Dirk che la inviò ad alcuni media. Vittorio Emanuele ha sempre parla di ”complotto” e di ”anomalie” nell’istruttoria. Il padre di Hamer, invece, ha sempre sostenuto la tesi dell’omicidio volontario, avviando con la moglie e le figlie una lunga battaglia legale per ottenere giustizia.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *