Presentata la medaglia per la resistenza ucraina. Fazzolari: un governo Pd-M5s avrebbe abbandonato Kiev

22 Feb 2024 14:42 - di Maurizio Ferrini
medaglia resistenza ucraina

«Daremo anima e corpo per la nostra libertà»: è la frase iconica che campeggia sulla medaglia celebrativa dei due anni di resistenza dell’Ucraina alla Russia, presentata oggi nella sala polifuzionale della presidenza del Consiglio. Sull’altro lato della medaglia è raffigurata la statua Berehynia, che si trova a Kiev, in piazza dell’Indipendenza. In basso si legge: “DCCXXX”, numero corrispondente ai 730 giorni di resistenza del popolo ucraino all’invasore russo. Settecentotrenta giorni in cui l’Italia non ha mai fatto mancare il suo sostegno. E anche questa iniziativa conferma la vicinanza del governo Meloni al popolo ucraino.

La medaglia è stata realizzata dall’Istituto poligrafico e Zecca dello Stato. «Un piccolo oggetto ma dal valore simbolico significativo. Devo ringraziare il sottosegretario Fazzolari che fin dall’inizio ci ha affiancato. L’idea era quella di dare un messaggio di solidarietà agli ucraini. Era il momento di contribuire per riaffermare la vicinanza al popolo ucraino anche da parte nostra», ha spiegato Paolo Perrone, presidente dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.

La medaglia sarà in vendità a due anni esatti dall’invasione ucraina

La medaglia sarà in vendita a partire dal 24 febbraio, anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina, con un prezzo di vendita di 150 euro, di cui 65 andranno in beneficenza al centro di riabilitazione Unbroken Kids dell’ospedale pediatrico St. Nicholas di Leopoli, che si occupa della cura fisica e psicologica dei bambini che hanno subito traumi di guerra.

L’iniziativa è sostenuta da Poste Italiane che metterà a disposizione la propria rete di distribuzione e realizzerà una campagna di comunicazione. Perrone ha spiegato che l’obiettivo è raggiungere un ricavato netto di almeno 500mila euro e che, pertanto, saranno prodotte almeno 7.700 medaglie. «Questa occasione di visibilità serve a fare un appello a non abbassare l’attenzione sull’Ucraina dove la guerra continua. Credo -ha evidenziato Silvia Maria Rovere, presidente di Poste italiane – sia questa un’occasione anche per ricordare che l’Ucraina va sostenuta in ogni modo. Queste medaglie saranno disponibili nelle grandi città come nei piccolissimi centri».

Fazzolari: “Un governo di centrosinistra toglierebbe subito il sostegno a Kiev”

«La presidenza del Consiglio ha già ordinato un certo numero di medaglie che acquisterà a prezzo pieno, ritengo che probabilmente qualcuna di queste verrà destinata ai capi di Stato che il presidente incontrerà nei prossimi mesi. Uno dei destinatari può essere il presidente Zelenski», ha spiegato Perrone come confermato, a margine dell’iniziativa, dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovan Battista Fazzolari.

A margine dell’iniziativa, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per l’attuazione del programma non si è sottratto alle domande dei cronisti su Navalny. «È morto perché è stato incarcerato dal regime di Putin, se fosse stato un uomo libero non sarebbe morto».  E ancora: «Che sia morto è colpa del regime di Putin, dopodiché come è morto è una questione di lana caprina». Le critiche alla Lega? «Credo che non sia questo il punto. il punto è che il governo di centrodestra garantisce il sostegno all’Ucraina, un governo di centrosinistra lo avrebbe tolto». Infatti, ha ribadito Fazzolari, «grazie al governo di centrodestra guidato da Meloni l’Italia sostiene l’Ucraina, se domani avessimo un governo Pd-M5s-Sinistra Italiana immediatamente verrebbe meno il sostegno».

Shevchenko: “La guerra è la partita più difficile della mia vita”

Fra i testimonial dell’iniziativa, l’etoile Eleonora Abbagnato, il cantante Edoardo Bennato, il direttore d’orchestra Leonardo De Amicis, il giornalista e conduttore tv Massimo Giletti, la schermitrice ucraina campionessa olimpica Olga Kharlan e l’attrice ucraina Yeva Sai. Particolarmente toccante il videomessaggio inviato da Andriy Shevchenko: «Ho giocato tante partite, ma la guerra è la partita più difficile della mia vita», ha detto l’ex calciatore del Milan e presidente della Federazione Calcio ucraina.

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