Papa Bergoglio canonizza “Mama Antula”, la santa delle prostitute. Grande festa in Argentina
“I santi brillano di luce riflessa e mostrano nei semplici gesti della loro giornata la presenza amorevole di Dio, che rende possibile l’impossibile”. Lo sottolinea Papa Bergoglio su X alla vigilia della canonizzazione della prima santa Argentina. Domani il Pontefice – nella Basilica vaticana – canonizzerà ‘Mama Antula’, la santa dei poveri che ha salvato dalla strada tante prostitute. All’evento prenderà parte anche il presidente argentino Milei che l’indomani avrà un faccia a faccia con Bergoglio in Vaticano.
Grande festa in Argentina per la canonizzazione di Mama Antula
La canonizzazione di María Antonia de Paz y Figueroa, conosciuta come “Mama Antula” sarà per milioni di argentini una grande festa di giubilo. La prima Santa argentina, l’unica nella storia del Paese, sarà elevata agli onori degli altari questo 11 febbraio nella Basilica di San Pietro da Papa Francesco. I vescovi argentini, durante la veglia che prelude ai festeggiamenti di questi giorni, hanno chiesto ai loro fedeli di pregare per l’intercessione della Santa nella situazione di difficoltà che sta attraversando il paese: incertezza, povertà e mancanza di lavoro. Ma si prega anche in un’atmosfera di serenità e di grande attesa per l’unità, la concordia e la pace.
Chi era la donna dedita alla carità e alle prostitute
“Mama Antula” è stata una donna gioiosa, laica e devota di San Filippo Neri. Nasce nel 1730 a Silipica nella provincia di Santiago del Estero, in un’epoca coloniale in cui le donne non venivano considerate. Faceva parte di una famiglia gerarchica e benestante; il padre era un encomendero, un importante proprietario terriero. Spirito inquieto, anticonformista e missionario, all’età di 15 anni las cia tutto per servire i più umili, i più bisognosi a quelli che avevano perso tutto. Lavora con i Gesuiti, collaborando nell’organizzazione degli esercizi spirituali, anche dopo l’espulsione dal paese della Compagnia Gesù, nel 1767. Trasferitasi a Buenos Aires, per vent’anni si dedica alla predicazione del messaggio di Cristo. Ha vissuto la fraternità degli Esercizi Spirituali compiuti contemporaneamente con la famiglia del Viceré e dell’aristocrazia di Buenos Aires, ma dedica il suo impegno anche agli schiavi, alle famiglie disagiate e a gente appartenente alle più diverse classi sociali, le prostitute di strada, in particolare.