Multe ai no vax: per un milione e 700mila italiani il pagamento delle sanzioni slitta al 2025

2 Feb 2024 15:07 - di Carlo Marini
no vax multe

Sospendere per altri 6 mesi, da giugno a dicembre 2024, le multe ai no vax e cioè quegli italiani che, tra gennaio e giugno 2022, non hanno ottemperato all’obbligo vaccinale per il Covid. Lo prevede un emendamento della Lega a prima firma Alberto Bagnai e anticipato dal Sole 24 Ore. L’emendamento risulta inserito nel fascicolo dei segnalati.

Secondo il quotidiano economico, per tutto il 2024 il milione e 700mila cittadini che non hanno temperato all’obbligo vaccinale per il Covid in vigore da gennaio 2022 a metà giugno giugno dello stesso anno – in particolare o over 50 sanitari personali scolastico forza dell’ordine –  potranno usufruire di una nuova sospensione, uno slittamento sarebbe il terzo. In passato, lo slittamento ha rappresentato una sorta di riappacificazione con parte del Paese, dopo la pandemia.

Multe ai no vax: sono un milione e settecentomila italiani

Una delle ipotesi sul tavolo era quello di annullare del tutto le multe, anche alla luce del fatto che alcuni vaccini obbligatori (vedi Astrazeneca e Johnson & Johnson) sono stati poi ritirati per il rischio di gravi effetti collaterali. Dalla parte dei censori implacabili e draconiani i numeri della riscossione: il gettito delle multe vale oltre 150 milioni. Andrebbe quindi trovata la copertura per le mancate entrate, cosa che al momento non è stato ancora possibile. Tuttavia, non sfuggono i numeri aridi e implacabili diramati proprio in questi giorni: tra cartelle esattoriali, avvisi di addebito e avvisi di accertamento esecutivi il credito dello Stato italiano nei confronti dei contribuenti ammonta a 1.206,6 miliardi di euro. È infatti la fotografia impietosa scattata dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, in un’intervista a Telefisco 2024.

Di questa cifra impressionante, solo l’8,4% (pari a 101,7 miliardi) ha ancora qualche chance di essere recuperata. Il resto, purtroppo per le casse dello Stato, è destinato a rimanere un’incompiuta. Quindi, alla luce di questa stima, ai 150 milioni di euro andrebbe tolto uno zero: è più realistica la somma di 15 milioni da riscuotere ancora.

Come ricostruisce ancora il Sole 24 ore ci sono anche 1400 ricorsi al giudice di pace per i quali lo stesso ministero ha deciso di non fare appello anche perché seguire tutti i procedimenti rischia di essere più oneroso che incassare 100 euro la proroga serve dunque subito perché altrimenti la bio della procedura per le multe finora congelata dovrebbe ripartire nelle prossime settimane in vista del termine attuale del 30 giugno ecco perché questo emendamento dovrebbe avere la priorità tra i 150 segnalati tra la maggioranza e opposizione.

 

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