Milei attacca il Congresso: “Un nido di ratti”. L’Argentina stringe ancora la cinghia, ma i conti tornano in attivo
Pronto a tutto pur di portare avanti il suo programma di riforme economiche e di risanamento dei conti del Paese. Il presidente argentino Javier Milei è andato all’attacco di Congresso e sindacati, in particolare della scuola, definendo il primo un “nido di ratti” e annunciando per l’istruzione la volontà di dichiararla servizio pubblico essenziale, con la conseguenza di limitare il diritto di sciopero per gli insegnanti.
Il braccio di ferro con la scuola per limitare gli scioperi
L’annuncio di Milei sulla scuola è arrivato a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico nel contesto dei forti reclami del settore per un adeguamento salariale a fronte di un tasso di inflazione che a gennaio a raggiunto il 254,2% annuo. L’obiettivo dell’esecutivo è quello di evitare l’ondata di scioperi già annunciata dai sindacati attraverso una misura che punta a equiparare i lavoratori dell’istruzione a quelli della sanità e della sicurezza. La mossa del governo, annunciata dal portavoce di Milei, Manuel Adorni, potrebbe tuttavia inasprire lo scontro con le confederazioni del lavoro tenendo conto anche della decisione presa ieri di concedere via decreto quell’aumento del salario minimo di solo il 30% in due quote a fronte di una richiesta di incremento dell’85%.
Il ministro dell’Economia: “Siamo in riabilitazione, saranno mesi duri”
Lo stipendio minimo passerà in questo modo a un valore di 200mila pesos equivalente a 220 euro al cambio ufficiale. Sulla base del salario minimo vengono determinate anche le somme dei principali sussidi, come l’assegno unico e universale per figlio. “Siamo stati per anni un Paese con un’addizione al deficit e siamo in riabilitazione“, ha detto il ministro dell’Economia Luis Caputo, anticipando la decisione che è in attesa della pubblicazione dei relativi decreti. Il ministro non ha nascosto che “i prossimi mesi saranno durissimi”, come del resto già fatto dallo stesso Milei, ma ha pronosticato l’inizio di una ripresa a partire dall’ultimo trimestre del 2024.
L’Argentina registra il primo avanzo finanziario in 12 anni
A fronte di queste misure, però, il presidente argentino ha anche già registrato un risultato sorprendente: secondo i dati del ministero dell’Economia, il Paese a gennaio ha salutato un avanzo finanziario di 518.408 milioni di pesos argentini, circa 576 milioni di euro. È il primo risultato con segno positivo da 12 anni a questa parte.
Milei all’attacco del Congresso: “Un nido di ratti”
In questo contesto Milei è tornato ad attaccare anche il Congresso definendolo “un nido di ratti” per aver affossato all’inizio del mese la legge Omnibus del suo governo sulla deregulation e le privatizzazioni. “Non c’è niente di più vigliacco che restare fuori e lanciare sassi”, ha detto il presidente partecipando la notte scorsa alla celebrazione del decimo anniversario del Club della Libertà a Corrientes. “Una delle cose per cui i politici non vedono e non capiscono quello che faccio è che partiamo da premesse diverse: loro partono dal presupposto di credere che la gente li ami e io parto dal presupposto che sono una merda e che la gente li disprezzi”, ha osservato Milei, secondo cui i deputati non hanno approvato il suo pacchetto economico perché “di fronte ai loro privilegi non vogliono cedere”.