Migranti: protezione speciale, scorciatoie
e spese pazze per gay, lesbiche e trans
Scorciatoie per i migranti che si professano Lgbt e vittime di persecuzione di genere. Tra le categorie maggiormente protette con formule speciali per l’accoglienza non più soltanto i minori e le donne con bambini piccoli. Le reti Sai, il sistema accoglienza e integrazione gestito dagli enti locali, sono pronte a conteggiare nella protezione speciale anche agli immigrati che professano di appartenere a categorie Lgbt (tra i 2000 e i 3000 l’anno). E a spendere decine di migliaia di euro per fornire un’accoglienza doc.
Migranti, protezione speciale per Lgbt
“Grazie” all’impegno dell’ Anci tramite la sua fondazione Cittalia sono partiti i primi progetti sperimentali dedicati a quanti, dopo aver presentato la richiesta di asilo protezione internazionale, hanno dichiarato la propria persecuzione per cause di orientamento sessuale. A questo punto, come ricostruisce oggi il Giornale, il giovane immigrato potrà usufruire di un costoso trattamento di favore a spese dello Stato. Viene collocato in appartamento o in una struttura mono familiare ma anche in una casa famiglia. Da uno studio dell’Università Ca Foscari di Venezia emerge che ogni anno sono migliaia le persone richiedenti asilo lesbiche, gay, bisessuali, transessuali che presentano domanda di protezione internazionale.
Roma stanzia 493.200 euro per 10 migranti
La filosofia è quella, neanche a dirlo, di incrementare l’integrazione e l’inclusione. In questo caso con particolare attenzione al supporto psicologico e al sostegno per eventuali “percorsi di transizione medicalizzato e ormonale”. L’operazione non è certo a costo zero, visto che le spese per l’accoglienza della categoria arcobaleno supera notevolmente la cifra dei 27 euro al giorno stabiliti dal Viminale per tutti gli altri migranti. Tra le città che hanno riposto generosamente all’appello Roma, Bologna, Verona e Padova. La Capitale, guidata dal sindaco dem Gualtieri, ha stanziato 493.200 euro per accogliere 10 migranti che si dichiarano Lgbt. Parliamo di accoglienza integrata con tanto di servizi di assistenza sociale e alloggio. Facendo due conti, visto che il bando è triennale, da qui al 2026 Roma spenderà 164.400 euro l’anno per 10 immigrati, 1.366 euro al mese per ciascuno.
Divieto di espulsione per gli immigrati vittime di persecuzioni sessuali
Bologna supera Roma per impegno e generosità: qui sono già attive 8 strutture dedicate all’accoglienza di genere. Si tratta di 37 posti per una spesa di oltre 50 mila euro mensili. A Verona per gli immigrati omosessuali è pronto l’immobile in disuso al Circolo Pink con appartamenti per 4/6 persone. A Padova pronto il Centro Spolato ovvero è un servizio del Comune di Padova che si occupa di accoglienza migranti gay lesbo e trans, consulenza, sostegno, protezione a favore di persone. Per non parlare dei costi a carico delle Asl per i programmi di supporto agli immigrati che vogliano intraprendere il percorso di transizione medicalizzato e ormonale. Una cifra valutata tra i 9mila e i 15 mila euro. Non solo ma, trattandosi di percorsi molto lunghi, gli immigrati gay, lesbo e trans “in cura” non potranno essere espulsi né trasportati nei centri ad hoc fuori dall’Italia perché vittima di persecuzione a causa del proprio orientamento sessuale.