Migranti, il Parlamento albanese dice sì all’accordo con l’Italia. FdI: la sinistra se ne faccia una ragione
Accordo Italia-Albania sui migranti, avanti tutta. Il Parlamento di Tirana ha approvato l’intesa con Roma, firmata lo scorso 6 novembre 2023 dalla premier Giorgia Meloni e dal presidente Edi Rama. L’accordo per la costruzione di due centri in Albania dove trasferire i migranti soccorsi dall’Italia in acque internazionali è passato con il sostegno di 77 deputati mentre l’opposizione ha boicottato il voto.
Italia-Albania, il Parlamento di Tirana approva l’accordo
Edi Rama affida ai social il suo commento soddisfatto. “Nessun Paese può risolvere da solo una sfida del genere. Ma può farlo un’Europa più forte, coraggiosa, sovrana e fedele a se stessa”, dice il presidente albanese. “Siamo al fianco dell’Italia scegliendo di agire come uno Stato membro dell’Ue. E accettando di condividere un peso che l’Europa dovrebbe affrontare unita come una famiglia di fronte a una sfida audace. Che trascende le divisioni tradizionali tra destra e sinistra”.
Foti: grande passo in avanti nella gestione dei flussi
Di importante “passo in avanti nella gestione dei flussi migratori”, parla Tommaso Foti, capogruppo di FdI alla Camera. “Con buona pace degli strepitii delle sinistre italiane, è da oggi possibile procedere in modo spedito per dare attuazione ai contenuti di un accordo che ci pone all’avanguardia in Europa nella gestione dei fenomeni migratori, in un difficile contesto geopolitico quale quello attuale”. Il governo Meloni, grazie alla piena disponibilità e collaborazione del presidente albanese Edi Rama, è proteso all’attuazione di un sistema concreto e condiviso di gestione dell’accoglienza. “Se ne facciano una ragione le sinistre immigrazioniste che si auguravano l’affossamento dell’accordo realizzato con la collaborazione di un governo, come quello albanese, di diverso orientamento politico da quello italiano”.
Ora la Schlein che farà?
L’esponente di FdI rimarca i contenuti dell’intesa con l’Albania. “In questo modo verrà data ospitalità solo a coloro che fuggono da conflitti e rischi reali. Stroncando il business dell’immigrazione clandestina che per troppi anni è stata la mangiatoia di organizzazioni criminali. Rimane solo da chiedersi – conclude Foti – se la Schlein rinnoverà nei prossimi giorni la richiesta di espellere Rama dal Partito socialista europeo. Oppure se, abbandonata per un momento la casacca anti patriottica che indossa, lo ringrazierà per la collaborazione prestata all’Italia”.