Meloni vuol dire fiducia. Al via l’offerta “Btp” patriottici: tassi d’oro agli italiani che risparmiano

25 Feb 2024 18:01 - di Luca Maurelli

“La gentilezza delle parole crea fiducia. La gentilezza di pensieri crea profondità”, diceva Lao Tzu, mistico del IV secolo a. C. forse mai esistito, se non nei suoi aforismi in cui era avanti, non solo a Cristo ma a tutti. Parole, pensieri, ma anche conti pubblici, perché la fiducia è anche alla base della finanza, così come il rischio: ma quando la prima domina e surclassa l’insicurezza dell’investimento allora anche un’obbligazione che finanzia uno dei debiti pubblici più pesanti del mondo, come quello italiano, può rappresentare un affarone. Giorgia Meloni, domani, manterrà una delle sue promesse iniziali: finanziare i conti pubblici e il debito-voragine, sventrato da anni di manovre in deficit, investendo sugli italiani, ai quali garantire condizioni migliori di quelle offerte, in questo momento, dai mercati nazionali e internazionali nel settore dei “bond”. Da qui l’operazione Btp Valore, enfatizzata anche da un video del Mef in cui si rappresenta una famiglia italiana che si paga una crociera con gli interessi dei titoli di Stato che da domani saranno in vendita ovunque, perfino tramite home banking. Si parte, dunque.

I Btp Valore, non sovranisti ma sicuramente patriottici

Qualcuno li definisce i Btp “sovranisti”, altri “tricolore”, qualcuno perfino “patriottici”. Di sicuro quella che si apre domani è un’offerta di titoli di Stato non banale, ma con caratteristiche di unicità che rendono i Btp Valore, perfino più che nelle due emissioni precedenti, strumenti di raccolta del risparmio retail – quindi interdetti a investitori istituzionali e fondi ma accessibili solo ai risparmiatori privati – come un test sulla fiducia nel governo Meloni, sulla stabilità dei conti e sulla fiducia nel livello basso e costante dello spread garantito finora dall’esecutivo: fattori che hanno indotto il Mef di Giorgetti a scommettere sulla capacità di raccogliere fondi per “italianizzare” il debito pubblico restituendo condizioni d’oro a chi investe, come già era accaduto nei mesi scorsi. Condizioni doc, non solo dal punto di vista dei rendimenti, ma anche della sicurezza, della trasparenza, della defiscalizzazione e della premialità finale. Quanto basta per prevedere che da oggi a venerdì i Btp Valore, emessi dal Mef su iniziativa del ministro Giorgetti, andranno a ruba tra le famiglie italiane, i piccoli risparmiatori, i “prudenti”, i “cassettisti”, i “patrioti” della finanza ma anche tra gli anziani che scommettono sui conti pubblici, sulla stabilità politica e perfino sulla propria salute, da qui a sei anni, quando i titoli andranno in scadenza.

La forza dei tassi e della premialità finale

I Btp Valore, da domani, saranno offerti a tutti, in quantità quasi illimitata, secondo quanto fa sapere il Mef, come antidoto all’inflazione, ma anche di risparmio “sicuro”, quindi non soggetto alle oscillazioni dei mercati ma solo a un eventuale e mai accaduto e neanche immaginabile default dello Stato. In pochi, in Europa, possono permettersi, come il governo Meloni, di offrire oggi tassi crescenti, 3,25% per il 1°, 2° e 3° anno; 4% per il 4°, 5° e 6° anno – in un mercato che al momento prezza i tassi al ribasso – ma anche di garantire cedolari trimestrali, un premio fedeltà a sei anni, per i cosiddetti “cassettisti”, pari allo 0,7% del capitale investito, con la consueta tassazione agevolata per tutti i titoli di Stato al 12,5% . La prima edizione, del 2023, aveva ottenuto un grande successo, con una raccolta di 18,2 miliardi di euro, benissimo anche la seconda, con un riscontro da 17,2 miliardi, su cedole e premio fedeltà, l’esenzione dalle imposte di successione, oltre che – come previsto dalla legge di bilancio per il 2024 – l’esclusione dal calcolo ISEE, al completamento dell’iter di attuazione della misura.

La promozione degli operatori finanziari

“Chiarezza, facilità di accesso e cedole crescenti sono le caratteristiche da sempre più apprezzate e su cui il Tesoro punta di più”, ha spiegato Davide Iacovoni, responsabile del debito pubblico del Mef, a Class Cnbc, mentre Philippe Noyard, Global Head of Fixed Income di Candriam sostiene su Milano Finanza che i livelli di spread dell’Italia non destano preoccupazioni. “Nell’ultimo anno, il governo italiano ha dato prova di una gestione fiscale prudente e lo spread BTP/Bund non ha tradito eccessivi timori circa la capacità dell’Italia di far fronte ai propri obblighi in un contesto di tassi più elevati.

Gli indicatori del risparmio, del resto, negli ultimi due anni parlano di una patrimonializzazione record per le famiglie e di una minore  liquidità sui conti correnti, con una propensione al risparmio intatta, ma nella ricerca di maggiori rendimenti anche a costo di rischi più elevati. Nel corso del 2023 la ricchezza finanziaria degli italiani è cresciuta di quasi 80 miliardi di euro ed è arrivata a quota 5.216 miliardi, ben 552 miliardi in più rispetto al 2019 ovvero prima della pandemia, anche sulla scìa delle ottime perfomance della Borsa.

L’antidoto all’inflazione

La forza dei Btp Valore sono i tassi competitivi, soprattutto in un contesto di inflazione in calo nell’area euro, ancor più in Italia, dove a gennaio il rialzo annuale dei prezzi si è fermato allo 0,9% ed è tra i più bassi d’Europa. In caso di inflazione intorno al 2%, allora le cedole del Btp Valore sarebbero in grado di offrire un rendimento superiore alla crescita dei prezzi. Quanto basta per prevedere che i titoli del Mef voleranno, nei prossimi giorni, a velocità di aliscafo, altro che crociera.

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