Meloni: “Sull’Irpef agricola intervento equo”. Confagricoltura: “Segnale importante, accoglie le nostre istanze”
“Il nostro impegno adesso sarà ancora più forte in Europa dove chiederemo che l’agricoltura venga rimessa al centro del dibattito”. Lo afferma il premier Giorgia Meloni, in merito alla norma sull’Irpef agricola.
Per il presidente del Consiglio, “la scelta di garantire, in un momento di difficoltà del mondo agricolo, un ulteriore intervento di sostegno è frutto del lavoro del Ministero dell’Agricoltura e dell’Economia che hanno elaborato una proposta di intervento fiscale più equa e che raccoglie le istanze proposte in occasione del tavolo con le organizzazioni agricole che si è svolto la settimana scorsa. Un incontro nel quale ho recepito le proposte delle organizzazioni e al quale ho presentato i tanti risultati ottenuti dal nostro Governo in Italia in favore del mondo agricolo. Il nostro impegno adesso – prosegue la Meloni – sarà ancora più forte in Europa dove chiederemo che l’agricoltura venga rimessa al centro del dibattito”.
Meloni ricorda che “il provvedimento sull’Irpef – che è stato proposto dal Governo su mio preciso indirizzo – garantisce un intervento progressivo che esenta maggiormente gli agricoltori che si trovano più in difficoltà ed esclude dal beneficio coloro che oggettivamente non ne hanno bisogno, ai quali invece negli anni passati è stato concesso, creando una disparità di trattamento rispetto ad altri italiani nelle loro stesse condizioni – aggiunge Meloni – In questi anni, infatti, sono state esentate dall’Irpef immotivatamente anche persone particolarmente ricche. Inoltre, l’intervento garantisce per due anni un nuovo modello fiscale permettendo agli agricoltori di fare scelte di natura imprenditoriale con una prospettiva più ampia rispetto alla sola annualità prevista in precedenza”.
La nota del premier conclude con ringraziamenti al Ministro Giorgetti e al Viceministro Leo «che hanno individuato le risorse a copertura dell’intervento», al Ministro Lollobrigida «che ha elaborato insieme a loro la proposta» e ai vicepremier Tajani e Salvini «per il lavoro svolto».
L’intesa raggiunta in seno al governo con la definizione di un emendamento sull’esenzione dell’Irpef agricola per due anni è un passo importante che va incontro alle richieste di Confagricoltura. Così Confagricoltura commenta l’accordo definito oggi che interessa gli imprenditori agricoli professionali e i coltivatori diretti. La misura sarà votata nell’ambito del Dl Milleproroghe e riguarda i redditi agrari e dominicali fino a 10.000 euro. E’ invece prevista la riduzione dell’Irpef del 50% per i redditi tra i 10.000 e i 15.000 euro.«Apprezziamo l’impegno delle forze politiche che si sono adoperate per arrivare a una soluzione, a partire dai ministri Lollobrigida e Giorgetti e il viceministro Leo – conclude Confagricoltura -. Un segnale nella giusta direzione di alleggerimento fiscale che accoglie le istanze del settore primario in un momento di grande difficoltà per le imprese».
Per Marco Cerreto, capogruppo di Fdi in Commissione agricoltura della Camera, “la proroga di 2 anni che prevede l’esenzione dell’Irpef agricola per i redditi agrari più bassi, è la chiara testimonianza dell’attenzione che il Governo Meloni e il ministro Lollobrigida hanno nei confronti di un settore che rappresenta la colonna portante della nostra Nazione”.
“Il taglio fiscale – aggiunge il deputato di Fratelli d’Italia e membro della commissione Agricoltura, Cristina Almici – applicato per il biennio 2025 e 2026, garantisce stabilità e sicurezza agli agricoltori, fondamentali per il tessuto economico della Nazione. Mentre il Partito democratico si batte solo per garantire i più ricchi, il governo Meloni lavora per fornire certezze agli operatori agricoli e sostenere un settore di primaria importanza per l’Italia”.