Manganelli e matite, la polizia a Todde: “Sbaglia bersaglio, siamo noi a difendere la democrazia”

28 Feb 2024 17:10 - di Alessandra Parisi

Ha perso un’ottima occasione per tacere. Alla neo governatrice della Sardegna, Alessandra Todde, bastava andare un po’ meno di slancio militante nel fiume di dichiarazioni da sbornia post- vittoria. Quella frase sui “sardi che hanno risposte ai manganelli con le matite” non è passata inosservata. E non è piaciuta ai sindacati polizia. Smaniosa di collocarsi nell’esercito progressista dei difensori dei poveri studenti aggrediti a Siena, in sostanza la presidente grillina ha messo le forze dell’ordine tra gli avversari, tra gli sconfitti dal verdetto democratico delle urne.

Il primo scivolone della Todde sui manganelli

Non proprio un ottimo battesimo per che si appresta a diventare la presidente di tutti i sardi. Al fuor d’opera della Todde i sindacati di Polizia hanno replicato esprimendo disappunto ma anche critiche sulla strumentalizzazione dei fatti di Siena e Firenze. Dopo le “sentite congratulazioni alla neopresidente della Regione Sardegna Todde” in una nota la segreteria regionale del Siap esprime dispiacere per “le dichiarazioni che attribuiscono la sua vittoria alle presunte politiche repressive del governo centrale, attuate per mano delle forze dell’ordine, citando in modo strumentale quanto accaduto a Firenze e a Pisa”.

La replica dei sindacati di Polizia

E ancora: “Presidente, Lei per prima, che ha rappresentato e rappresenta le istituzioni, dovrebbe conoscere la condizione di terzietà che caratterizza le Forze dell’ordine. E sapere che le donne e gli uomini in divisa hanno da sempre garantito qualsiasi forma di libertà esercitata nel rispetto della legge. Tra l’esercizio dei diritti che le Forze di Polizia hanno l’onore e l’onere di assicurare – prosegue il comunicato – vi è anche quello che ha consentito ai cittadini sardi di sceglierla come loro rappresentante. E se oggi il simbolo della democrazia nel nostro Paese è ancora una matita tra le mani dell’elettore – conclude il sindacato – gran parte del merito è di chi quella democrazia contribuisce a mantenerla col proprio impegno quotidiano”. Colpita e affondata.

Nessun nesso tra le urne e i fatti di Siena e Firenze

Anche il Sap di Cagliari replica alle dichiarazioni scomposte e inopportune della governatrice sarda, fresca di elezione. “Vogliamo ricordarle che non esiste nessuna correlazione tra la vittoria elettorale e i recenti fatti accaduti in Toscana”, scrive il segretario cagliaritano Luca Agati. Che sottolinea come dietro alle divise non esiste alcun colore politico ma soltanto uomini, “molti dei quali hanno sacrificato la propria vita in virtù dell’ordine democratico. Il dibattito politico deve pertanto indirizzarsi altrove. E non cercare consensi in terreni fertili dove prolificano solo polemiche”.

La generalizzazione delegittima l’opera di migliaia di uomini in divisa

La generalizzazione rischia di delegittimare l’operato di migliaia di uomini e donne che ogni giorno garantiscono in piazza l’ordine pubblico con estrema professionalità, in Sardegna come nel resto nella nazione Non possiamo in nessun modo permettere che singoli eventi possano screditare quello che è l’abnegazione di noi Poliziotti”. Per concludere Agati invita Todde a trascorre una giornata con i colleghi del XIII Reparto Mobile Sardegna di Cagliari. “Sarò ben lieto di accompagnarla per farle toccare con mano l’altissima competenza dei Poliziotti chiamati a garantire l’ordine pubblico. Assicurando il diritto di manifestare di tutti i cittadini sardi che ora lei rappresenta».

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