ll papà di Giulia Cecchettin candidato alle Europee col Pd? Arriva la smentita: “Notizie false”

12 Feb 2024 10:14 - di Marta Lima

Dopo l’agenzia di comunicazione pagata per seguirlo e in attesa dell’imminente pubblicazione di un libro sulla figlia, Gino Cecchettin sarebbe pronto a scendere in campo, in politica, alle Europee di giugno, con il Pd di Elly Schlein. Lo scrive oggi “Il Fatto Quotidiano“, che parla di voci insistente, a seguito anche del battage pubblicitario che accompagnal’uscita, il 5 marzo, per Rizzoli, del suo libro, scritto con Marco Franzoso, “Cara Giulia. Quello che ho imparato da te“.

La smentita di Gino Cecchettin

In mattinata è arrivata la smentita degli avvocati. “Il signor Gino Cecchettin, nostro tramite, rappresenta che le notizie secondo le quali lo stesso sarebbe in procinto di candidarsi o di essere candidato alle elezioni europee con il Partito Democratico sono prive di fondamento e quindi false”, spiegano i legali Nicodemo Gentile e Stefano Tigani. “Lo stesso si dice molto contrariato dall’accaduto; oltretutto, tale notizia sta generando numerosi commenti diffamatori e inaccettabili. Il nostro assistito non può accettare che passi il messaggio, appunto falso, secondo cui lo stesso approfitti della tragedia che ha colpito la propria famiglia per trarne notorietà, utilità o qualche posto di rilievo, pertanto lo stesso valuterà eventuali azioni a tutela della propria persona”.

Il papà di Giulia Cecchettin insidia Bonaccini nel Pd…

Ma nel quotidiano psicodramma del Pd, la sua possibile candidatura, nella circoscrizione Nord Est, secondo il Fatto, starebbe allarmando il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini. Nel caso in cui non passasse la legge sul terzo mandato, sarebbe “costretto” a candidarsi per le Europee, non senza timori di “concorrenza” da parte dei candidati scelti dalla sua rivale Elly Schlein. “E chi lo sa che alla fine la candidatura di Cecchettin non finirebbe per danneggiare proprio Bonaccini, nella scelta delle preferenze da parte degli elettori. Perché la corsa sarebbe sostenuta non solo dalle ragioni contro la violenza sulle donne, ma anche dal fatto che ormai è una sorta di icona”, scrive Il Fatto Quotidiano.

Nei giorni scorsi, sul Giornale, Vittorio Feltri aveva criticato la scelta di Gini Cecchettin di pubblicare, a tempo di record, un libro silla figlia. “Questo libro deve essere stato pensato, meditato, poi scritto, proposto, letto, revisionato, editato come se si intendesse astutamente cavalcare l’eco mediatica che tale fatto di cronaca ha prodotto”.

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