L’intervista. Valcepina: per il fango su di me il Pd prima ha speculato ma poi non si è scusato
“Chiara Valcepina lo sa che Formigli ha riproposto l’inchiesta sulla lobby nera?”. “Ancora? Ma allora ha un’ossessione che ormai è diventata patologica”. Valcepina, nata nel 1974, due figlie piccole, tirata in ballo dall’inchiesta fuffa di Fanpage su cui c’è stata un’indagine finita con un’archiviazione, proprio nell’anno in cui Formigli tirò fuori le “trame” di Jonghi Lavarini, venne eletta al consiglio comunale di Milano con circa 900 preferenze. Oggi è consigliere regionale ed è stupita del fatto che PiazzaPulita ancora batta su quel tasto infamante che le ha rovinato la vita per parecchi mesi.
Formigli ha detto che l’inchiesta era stata archiviata ma valeva la pena di rivederla…
Sono esterrefatta. Già all’epoca, nel 2021, ero suo dovere verificare i fatti invece mandò in onda un servizio confezionato col taglia e cuci da Fanpage. E quello di Fanpage era un servizio molto suggestivo, che faceva pensare della mia persona cose che non corrispondono al vero, accostando eventi che tra loro non c’entravano nulla. Io non sono quella lì, al di là delle battute sgradevoli.
La cosa che più l’ha ferita?
Formigli ignora ancora ciò che dice il giudice. E cioè che dietro quei filmati non c’è nulla. Mi hanno fatto passare per una che si fa finanziare illecitamente la campagna elettorale e invece questo non è mai accaduto. Io ero una di destra ma soprattutto un avvocato, ero consigliera dell’ordine di Milano e mi sono dovuta dimettere. Chi ha visto quell’inchiesta ha pensato che io frequentassi gentaglia, la feccia della feccia. Sono stata eletta lo stesso ma certamente un danno in termini di voti Formigli e Fanpage me l’hanno fatto.
Insomma un caso di character assassination
In tribunale verso di me ci fu un gelo totale. Io per quindici giorni ho avuto sotto casa gli inviati di Piazzapulita. Non potevo portare a scuola le mie figlie perché le madri si davano di gomito. Ero diventata un’appestata. Fuori dal Comune avevo i Sentinelli che manifestavano contro di me.
E adesso qualcuno del Pd si è scusato?
Non ancora. Ma quanti sanno dell’archiviazione? Quando sono entrata in consiglio comunale quelli del Pd mi dicevano che su di me avevano costruito una bufala, insomma erano quasi solidali ma poi quando facevano interventi in pubblico sparavano a zero e manifestavano sdegno per la mia elezione. Quando sei indagato lo sanno tutti, quando ne sei fuori non lo sa nessuno.