Fratoianni strapazza gli alleati “disarmanti”: usciamo dal dibattito infinito sulla crisi della sinistra

3 Feb 2024 19:35 - di Eugenio Battisti

“Per noi è decisivo uscire mentalmente da quella condizione della crisi e della debolezza della sinistra. Il dibattito infinito sulla crisi della sinistra è la prima causa della crisi della sinistra; il dibattito infinto sull’unità della sinistra è tra le prime cause della sua frammentazione”. È una confessione amara quella di Nicola Fratoianni che dà il senso dell’impasse totale della gauche italiana sempre più introflessa e protagonista, suo malgrado, di una perenne seduta di autocoscienza. “Se la smettiamo di parlare della sinistra e ci preoccupiamo di fare cose di sinistra, cambia lo schema e noi ne abbiamo bisogno”. Così il segretario nazionale di Sinistra Italiana chiudendo il congresso regionale pugliese oggi a Bari.

Fratoianni: a Roma non ci sono né tavoli né sedie, facciamo una chat

“A Roma non si decide un bel niente perché non c’è un luogo di discussione: non c’è il tavolo, non ci sono le sedie e nemmeno le chat. Facciamo almeno una chat, una cosa in cui ci si confronta”. A parte l’ironia del passaggio, siamo alle solite, al monito verso la democrazia partecipata che per un partito di base come Sinistra italiana dovrebbe essere il pane quotidiano. “Sinistra Italiana – dice ancora Fratoianni per tirare su il morale – sta attraversando una fase nuova ed è nella condizione di poter dire che oggi questo partito si misura per la prima volta con una dimensione che non è più quella della sopravvivenza ma della costruzione”. Oggi, dice sottolineando l’uscita da una stagione buia, “abbiamo un posizionamento intelligente che ci consente di presentarci sulla scena politica del paese più grandi, più forti e in grado di lavorare testardamente ala costruzione di un’alternativa”.

“Il livello politico delle opposizioni è disarmante”

Fratoianni blinda l’alleanza con i Verdi di Bonelli e spinge verso l’unità alle comunali.  L’alternativa è chiaramente ostacolata dagli alleati di centrosinistra – Pd e 5Stelle – che stanno sbagliando tutto. “Il livello di insufficienza dell’opposizione politica è disarmante e possiamo dirlo con forza perché siamo quelli che con più determinazione e generosità hanno lavorato e lavorano per costruire le condizioni per una larga unità in grado di costruire l’alternativa alle destre”. Ma, qui casca l’asino, non si trova la quadra, c’è una situazione aperta. “Si è avuto un accordo a Perugia con una splendida candidatura ma nella stragrande maggioranza dei territori non ci siamo ancora. Ma non è che il tema delle alleanze qualcuno può risolverlo tutto nella dialettica tra M5S e Pd, non funziona e non è utile nemmeno alla soluzione dei problemi. Lo dico qui oggi perché qualcuno intenda”.

Non solo europee, pensiamo alle amministrative

Da Bari il segretario di Sinistra italiana lancia la doppia sfida delle europee e delle amministrative, senza precisare, ovviamente, l’asticella delle percentuali sperate. “Ci sono le europee ma l’8 e il 9 giugno si vota in altri 3800 comuni e in 2 regioni, occhio a mettere in condizione la destra di vincere una dopo l’altra tutte le amministrative consolidando il proprio potere”. Lo spauracchio della destra pericolosa al governo è un ottimo tasto, magari poco originale.

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  • Lappola 4 Febbraio 2024

    ESCI, ESCI, E LEVATI DA TRE PASSI ……………