Foti e Lollobrigida sui fatti di Pisa: garantire piena libertà ma nel rispetto delle regole

26 Feb 2024 7:53 - di Redazione

No ai processi contro la polizia. Anche se a Pisa qualcosa non ha funzionato. Lo afferma in una intervista a La Stampa Tommaso Foti, capogruppo di FdI alla Camera.  “Per quello che abbiamo visto dalle immagini che circolano, devo supporre che” al corteo degli studenti di Pisa “qualcosa non abbia funzionato al meglio”, ma “l’errore non deve diventare il pretesto per fare un processo a tutte le persone che indossano la divisa. È compito delle istituzioni non far mancare loro il sostegno e la piena solidarietà, che non significa non accertare le responsabilità di eventuali errori, ma significa anche non generalizzare”.

Per Foti “il richiamo di Mattarella è un invito alla calma” e ora c’è “la necessità di stemperare un clima di tensione che è andato sempre più affermandosi dall’inizio dell’anno, e se dovesse protrarsi fino alla campagna elettorale delle Europee diventerebbe difficilmente controllabile”. “Responsabilità del Viminale? Assolutamente no”, ritiene Foti, per il quale comunque “prendendo spunto da quanto è accaduto a Pisa, probabilmente chi è sul posto e ha il compito di gestire le manifestazioni ricordi sempre che l’utilizzo della forza deve essere l’estrema ratio”.

Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, spiega a sua volta al Corriere della sera che sono fuorvianti le ricostruzioni secondo cui FdI sarebbe in rotta di collisione con il Quirinale per la nota di Mattarella  sui manganelli. “Noi contro Mattarella? Falso. Anzi lo ringraziamo perché ha condannato l’acuirsi di un clima di violenza, in primis contro Giorgia Meloni. Il presidente è intervenuto due volte in due giorni. La prima per dare solidarietà alla presidente del Consiglio fatta oggetto in piazza di incitamento alla violenza. E poi per i fatti di Pisa. Li leggo come un richiamo a garantire un clima di reciproco rispetto. Non si può interpretare come un attacco alla polizia. Il presidente ha vissuto gli anni in cui non c’era tolleranza per chi voleva esprimere la propria idea”.

Lollobrigida giudica “gravissima” l’accusa di Pd e M5S al governo di voler reprimere il dissenso: “In migliaia di manifestazioni non è successo nulla a fronte di aggressioni alla polizia, lancio di oggetti”. Su Pisa “la magistratura valuterà”, dice, ma a chi chiede “basta manganellate” risponde: “La libertà va garantita nel rispetto di tutti delle regole e della legge. Parto dal presupposto che uomini dello Stato si comportino secondo le regole, non dall’opposto”.

 

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