Foibe, il centrodestra: “Ricordiamo la barbarie dei comunisti di Tito. Evitare ogni forma di revisionismo”

10 Feb 2024 11:41 - di Gabriele Alberti

Nel ventennale dell’approvazione della legge istitutiva del Giorno del Ricordo i palazzi della politica manifestano visivamente il loro abbraccio alla tragedia delle foibe e al dramma degli esuli giuliano dalmati. Palazzo Chigi si ammanta delle luci del Tricolore con la scritta “Io ricordo”. Dalle 18 di oggi Montecitorio si illuminerà del tricolore. Palazzo Madama, sede del Senato, lo ha fatto già da venerdi in serata, dalla serata di venerdi. Sventolano di fronte al Grattacielo della Regione Piemonte le bandiere delle terre del Confine Orientale d’Italia, da cui fuggì la popolazione italiana trovando accoglienza anche in Piemonte.

Giorno del Ricordo, i palazzi delle istituzioni si ammantano del Tricolore

Intanto i profili social di esponenti del centrodestra sono inondati da pensieri e riflessioni, in attesa delle celebrazioni ufficiali a Trieste e alla foiba di Bisovizza. Il Colosseo, il Museo di Capodimonte e la Pinacoteca di Brera saranno illuminati dal Tricolore  a partire dalle ore 19: “È un dovere della memoria ricordare le foibe e l’esodo degli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia”, ha dichiarato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che sarà al Colosseo insieme al Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. Il premier è stata la prima stamattina a mettere il sigillo a questa giornata. “10 febbraio, io ricordo i martiri delle foibe. Ricordo la furia delle barbarie dei comunisti di Tito inflitte a migliaia di nostri connazionali, solo perché italiani”. Lo scrive, su Facebook, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. “Ricordo la straziante sofferenza, delle decine di migliaia di esuli dalmati, istriani e fiumani. Ricordo, perché una pagina che per troppo tempo molti cercarono di oscurare, diventi sempre più memoria condivisa. Io ricordo, perché non accada mai più”.

Musumeci: “Il Giorno del Ricordo la verità abbatte il muro dell’omertà”

“Una pagina buia della Storia da ricordare e tramandare alle nuove generazioni”. Lo scrive Matteo Salvini su Instagram ricordando il disegno di legge (già approvato da entrambe le Camere, prima dell’ultimo passaggio in Senato); ” che istituisce l’organizzazione di viaggi del Ricordo per le scuole secondarie nei luoghi storici; oltre a concorsi universitari per la migliore installazione artistica a ricordo delle vittime. Perché non ci siano mai più vittime di serie A e vittime di serie B: noi non dimentichiamo”. Il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci ricorda dai social l’importanza del 10 febbraio: “Oggi ricordiamo le migliaia di italiani del confine nord orientale uccisi nel Dopoguerra dai partigiani comunisti di Tito e scaraventati nelle foibe. Donne, vecchi, bambini, colpevoli solo di appartenere all’Italia. Chi riuscì a fuggire trovò riparo soprattutto nelle città del Sud, condannato a restare per tutta la vita profugo in Patria. Per oltre mezzo secolo, l’Italia del centrosinistra e gli storici asserviti hanno vergognosamente negato o taciuto questa tragica pagina della nostra storia. Ed oggi che la verità abbatte il muro dell’omertà, abbiamo tutti il dovere di parlarne ai nostri ragazzi, perché sappiano, perché giudichino”.

Brunetta: “Evitare qualsiasi forma di revisionismo”

“È fondamentale preservare e tramandare la verità storica delle atrocità commesse dalle milizie di Tito. Onoriamo la memoria delle vittime delle foibe e ricordiamo la tragedia dell’esodo giuliano-dalmata. Una preghiera per chi ha sofferto”, scrive su X il presidente della Camera Lorenzo Fontana. Si associa Renato Brunetta: “La strage delle foibe fu un evento dolorosissimo, ancora impresso nella memoria del Paese. Una strage ai danni del nostro popolo, che purtroppo ebbe per complici altri italiani. È doveroso ricordare la storia, evitando qualsiasi forma di revisionismo”. Per arrivare a qualche voce dalle opposizioni su lla tragedia italiani bisogna aspettare Matteo Renzi su X: “Oggi ricordiamo il massacro delle Foibe e l’esodo Giuliano dalmata. Tragedia troppo a lungo negata e sepolta. Ricordiamo chi fu ucciso, massacrato e cacciato dalla propria terra dai partigiani titini per la sola colpa di essere italiano”. Da sinistra, dal Pd tutto tace. Preferiscono Sanremo…

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