Donne d’Italia d’oro: Simona Quadarella, detta “veleno”, fa rivivere il mito di Novella Calligaris

18 Feb 2024 7:48 - di Monica Pucci

Simona Quadarella ha fatto il bis d’oro ai Mondiali di nuoto di Doha: quattro giorni dopo il successo nei 1500 stile libero, ieri si è presa  anche gli 800 e ha riscritto la storia dell’Italnuoto, portando questa specialità sul gradino più alto del podio dopo 51 anni: prima di lei solo Novella Calligaris a Belgrado 1973. Doppietta d’oro straordinaria nel mezzofondo azzurro con la Quadarella che si qualifica anche per i Giochi di Parigi 2024 sia nei 1500 che negli 800, con il tempo di 8.17.44 davanti alla tedesca Isabel Gose, argento a 8.17.53 al fotofinish. Una doppietta nel mezzofondo mai vista perché Alessia Filippi a Roma 2009 fu bronzo negli 800 e bronzo nei 1500. Solo Federica Pellegrini era stata capace di vincere due ori in un’edizione mondiale (Roma 2009 e Shanghai 2011).

Chi è Simona Quadarella, “veleno”

“Ero veramente stanca. Ad un certo punto si è messa un po’ male la gara perché le altre sono partite veramente forte, sapevo che erano più veloci. Ho dato tutto, è stata una delle gare più faticose che abbia mai fatto ma sono veramente contentissima“, ha detto Simona, 25 anni, romana, che la mamma da bambina aveva ribattezzato “veleno” per il suo caratterino. “Facevo fatica ad aumentare ed ho aspettato più tempo possibile prima di partire, guardavo molto lei, poi ho dato tutto. Tanta testa? Si, credo che questo sia dovuto anche ad un più di esperienza. Sentivo di non essere arrivata nel migliore della forma e l’esperienza mi ha aiutato molto e la voglia di ritrovarmi e devo dire che mi sono ritrovata benissimo”, ha aggiunto l’azzurra a RaiSport. La gara (video)

 Il paragone con Novella Calligaris

51 anni dopo Novella Calligaris? Penso sia un bell’orgoglio. Sono contenta, è il mio primo oro sugli 800 ed è una medaglia che cercavo qui. Davvero un bel mondiale e adesso posso lavorare tranquilla per le Olimpiadi di Parigi con un grande stimolo. Credo che questo sia stata una opportunità per testarsi ad alti livelli, non era mai successo di fare gare così importanti a febbraio e questo credo sia molto allenante. Volevo cercare la competizione nelle gare, l’ho trovata come oggi. A chi dedico questa medaglia? Ai miei genitori, a mia sorella e ai miei zii che sono venuti fino a qua per fare il tifo per me”, ha concluso la Quadarella.

 

 

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