Continua il viaggio da Nord a Sud del Treno del Ricordo. Oggi a Firenze, sabato a Roma
Continua con tappa a Firenze il viaggio del Treno del Ricordo, partito da Trieste lo scorso 10 febbraio in occasione della Giornata del Ricordo delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Il convoglio è arrivato questa mattina al binario 16 della stazione di Santa Maria Novella. Ad attenderlo erano presenti la ministra per la Famiglia e le Pari opportunità, Eugenia Roccella, l’assessore regionale Stefano Ciuoffo, l’assessore comunale alla cultura della memoria Maria Federica Giuliani e il viceprefetto vicario Eugenio Pitaro.
Il Treno del Ricordo fa tappa a Firenze
Il Treno del Ricordo, messo a disposizione da Fondazione FS Italiane, è allestito per l’occasione con una mostra e l’esposizione delle masserizie degli esuli. Il progetto nasce da una risoluzione della commissione cultura della Camera votata all’unanimità. Ed è realizzato dalla Struttura di missione per gli anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali della Presidenza del Consiglio, da Ferrovie dello Stato e Fondazione FS Italiane, in collaborazione con i ministeri della Cultura, dell’Istruzione, della Difesa, Rai Teche, Rai Cultura, Rai Storia, Archivio Luce e Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata.
Giuliano: un popolo senza memoria non ha futuro
“Accogliamo la tappa fiorentina – ha detto l’assessore Giuliani – per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra, Vicende complesse ed articolate che ancora suscitano profonde emozioni e sentimenti contrastanti”. “Oggi – ha aggiunto Giuliani – ci troviamo ai bordi del binario 16 della stazione di Santa Maria Novella. Chi è di Firenze lo sa, è il simbolo della disperazione della deportazione che avvenne negli anni dell’occupazione nazista Un popolo senza memoria è un popolo senza futuro”, ha detto citando la nota frase di Sepulveda per sottolineare il valore del ricordo. “Sono passati venti anni dalla legge che istituisce il Giorno del Ricordo – ha proseguito l’assessore – una legge che porta la firma di un grande toscano, il presidente Carlo Azelio Ciampi. E che ha avuto il merito di rimuovere definitivamente la cortina di indifferenza e di ostilità”. Poi ha ricordato come anche a Firenze arrivarono gli esuli dell’Istria, Dalmazia, Venezia Giulia (in 580 trovarono ospitalità nell’ex manifattura Tabacchi di Sant’Orsola). “Un museo ed una epigrafe li ricorderà in questo luogo” ha annunciato ricordando il giardino dedicato a Norma Cossetto voluto dal Comune.
Amorese: segno tangibile del rispetto agli italiani due volte
Con una lunga nota il deputato toscano di Fratelli d’Italia, Alessandro Amorese, ha messo in luce la portata storica dell’iniziativa e l’emozione nell’assistere all’arrivo del treno. “Il convoglio, vero e proprio scrigno del ricordo delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, rappresenta il simbolo tangibile del rispetto che è dovuto a quella grande parte di popolo italiano, non solo vittima di una pulizia etnica voluta dai partigiani titini, ma anche alla condanna della privazione della propria identità. Questi esuli, di fatto, sono stati italiani due volte, di nascita e di scelta”.
Il ricordo è un valore fondante per le nuove generazioni
Assistere a Firenze all’arrivo del Treno del Ricordo – ha aggiunto – grazie alla risoluzione, di cui sono stato primo firmatario, della commissione Cultura della Camera, è per noi un onore. E dona tangibilmente il senso del progetto realizzato dalla Struttura di missione per gli anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali ed internazionali della Presidenza del Consiglio”. Amorese ha poi sottolineato l’importanza della conoscenza e del ricordo, “che è un valore fondamentale da trasmettere, in particolare, alle nuove generazioni. Che soltanto attraverso l’apprendimento completo delle radici potrà incarnare un futuro solido”. Il Treno del Ricordo proseguirà verso Roma, dove farà tappa sabato 24 febbraio, poi Napoli (25 febbraio) per poi concludere il suo viaggio il 27 febbraio nella stazione di Taranto.