Condannato lo scafista di Cutro: 20 anni per 94 morti. E lui fa la vittima: “Io, perseguitato politico…”
E’ di venti anni di reclusione e tre milioni di multa la condanna inflitta ieri dal gup di Crotone Elisa Marchetto a Gun Ufuk, il cittadino turco di 29 anni accusato di essere uno degli scafisti del “Summer love”, la barca naufragata all’alba del 26 febbraio dello scorso anno a Steccato di Citro provocando la morte di 94 migranti. Il gup ha accolto le richieste del pm Pasquale Festa alzando la multa da 2,1 a 3 milioni. Il giudice, al termine del rito abbreviato, ha anche condannato Ufuk al risarcimento di alcune parti civili, il cui importo sarà stabilito dal giudice civile, cioè i parenti delle vittime, il ministero dell’Interno e la Regione Calabria.
Cutro, lo scafista turco condannato tira in ballo Erdogan…
“Diciotto persone hanno detto che Ufuk conduceva la barca, ha spiegato in aula il magistrato secondo quanto riporta oggi Il Giornale. Ma l’imputato ha cercato in tutti modi di discolparsi provando a raccontare la triste storia del “perseguitato politico” nella sua nazione, la Turchia, raccontando che in Turchia era stato arrestato nel 2019 perché ritenuto parte del movimento che aveva tentato il golpe del 2016. Non è stata riconosciuta, invece, la richiesta della presidenza del Consiglio dei ministri che pretendeva un milione di euro per danni di immagine. Durante l’interrogatorio Ufuk aveva detto di non aver mai guidato la barca naufragata, e che si era pagato il viaggio accettando di fare il meccanico a bordo.
Per il suo avvocato, Salvatore Falcone, Ufuk «è un capro espiatorio di chi doveva intervenire» per impedire il naufragio. .Negli interrogatori il 29enne turco aveva detto che alla guida dell’imbarcazione c’era un altro Gulem Byram, guarda caso morto. “Quella notte ho sentito che l’imbarcazione aveva toccato qualcosa e ho visto Byram che cercava di virare: ha dato gas ma il motore si è spento», secondo l‘Ansa, riportando le parole di Ufuk.