Borrell: “Alcuni stati membri della Ue vogliono riconoscere ufficialmente la Palestina”

3 Feb 2024 20:13 - di Alessandra Parisi

“L’Unione europea non può riconoscere alcuno Stato, non abbiamo questo potere, lo hanno gli Stati. Ma so che alcuni Stati membri dell’Ue stanno pensando di riconoscere ufficialmente la Palestina”. Così l’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell, in conferenza stampa al termine del Gymnich a Bruxelles. Parole forti, destinate a suscitare polemiche, accompagnate da una postilla. “La soluzione a due Stati non cresce sugli alberi: se la si vuole perseguire, bisogna lavorare perché diventi realtà”.

Borrell: alcuni Stati membri sono pronti a riconoscere la Palestina

Intanto la ministra degli Esteri belga Hadja Lahbib annuncia che in Belgio “abbiamo il riconoscimento dello Stato palestinese nell’accordo di governo. Aspettiamo il momento buono”. Tuttavia, la ministra ricorda anche che Ungheria e Repubblica Ceca hanno “riconosciuto lo Stato palestinese, ma questo non ha cambiato le politiche, dato che ora sono percepiti come molto vicini a Israele. Questi riconoscimenti simbolici non cambiano molte cose, malgrado il fatto che sono certamente importanti e che stiamo valutando di farlo. Vogliamo un piano di pace, che dia una prospettiva politica per un vero Stato”.

“Normale che Usa rispondano, ma evitiamo escalation”

Borrell è anche entrato nel merito degli ultimi raid Usa. “È normale che rispondessero agli attacchi che hanno subito. Era atteso ed era stato anche annunciato”. Detto questo, il ‘ministri degli esteri’ della Ue aggiunge che ogni contromossa della Casa Bianca contribuisce all’escalation. Non a casa i ministri” dei Paesi Ue “hanno espresso la loro preoccupazione per questo processo. Ma possiamo solo tentare di portare tutti a capire che in qualsiasi momento, in questa serie di attacchi e contrattacchi. una scintilla può provocare un incidente più grande”. Ancora una volta da Bruxelles arriva un monito che viaggia sul terreno delle diplomazia. “Non abbiamo una presenza militare sul terreno: quello che possiamo fare è tentare di usare la nostra capacità diplomatica per evitare questo crescente livello di azione/reazione”, conclude ‘Alto Rappresentante dell’Ue.

La Unrwa è insostituibile, la Ue continuerà a finanziarla

Infine conferma piena legittimità all’Unrwa Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi (che Israele considera un resyling di Hamas). “Non ha sostituti. Lo ripeto, non ha sostituti. L’agenzia ha svolto un ruolo fondamentale, e non solo a Gaza: in Libano, in Giordania e in Cisgiordania”. Di fronte alle polemiche per il presunto sostegno all’attacco di Hamas del 7 ottobre e al ritiro dei finanziamenti di alcuni paesi, Borrell si mostra cauto.  “C’è una moltitudine di posizioni tra gli Stati membri,  ma la sensazione generale è che il sostegno alla popolazione palestinese deve continuare. Parliamo della vita di milioni di persone. Dobbiamo guardare le accuse, che sono serie, ma riguardano solo una piccola parte del personale” dell’agenzia.

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